Calcio liquido by Emiliano Battazzi

Calcio liquido by Emiliano Battazzi

autore:Emiliano Battazzi [Battazzi, Emiliano]
La lingua: ita
Format: epub
editore: 66THAND2ND
pubblicato: 2021-08-01T22:00:00+00:00


Al di là dei moduli – Conte prosegue con il 3-5-2 soprattutto nella seconda stagione, in cui la striscia positiva si ferma a 49 partite consecutive – sono i princìpi di gioco a rendere la Juve una squadra difficilmente battibile ed estremamente versatile. Con la palla, Conte punta da un lato a consolidare la circolazione bassa con il rombo (il regista insieme ai tre difensori): i passaggi tra i difensori tipici delle sue squadre, che a volte possono sembrare una perdita di tempo, sono in realtà il tentativo di attrarre gli avversari per creare spazi alle spalle delle loro linee. Uno degli obiettivi del sistema contiano, infatti, è quello di disordinare il sistema rivale per creare spazi: una necessità sempre più impellente nel calcio contemporaneo, fatto di ritmi serrati e grande densità nelle zone centrali. Per riuscirci, un ruolo importante è esercitato anche dagli esterni di fascia, che attaccano in ampiezza e dilatano così la linea difensiva avversaria: con il pallone, il 3-5-2 diventa 3-3-4, in una sorta di sincretismo tra i due moduli preferiti da Conte. Dopo la circolazione nella propria metà campo, la manovra si innesca con una verticalizzazione dal rombo – e nel caso della Juve si tratta di due lanciatori eccezionali come Bonucci e Pirlo – verso una delle due punte, che si abbassa a ricevere, mentre l’altra si muove a elastico, attaccando la profondità, oppure si avvicina per creare una combinazione. Allo stesso tempo, le mezzali attaccano gli spazi di mezzo, con la squadra che a volte presenta addirittura sei giocatori sulla linea d’attacco.

Senza pallone, la difesa a tre si presenta come uno strumento nuovo, diverso dalla tradizione calcistica italiana: serve a difendere in avanti, non a occupare la propria area. Il sistema tattico contiano prevede che, appena persa palla, la squadra aggredisca immediatamente il portatore avversario, bloccando in particolare le linee di passaggio e i riferimenti offensivi. Si tratta di soluzioni moderne, che combinano elementi del gioco di posizione ad altri della scuola tedesca legata al gegenpressing. Il triennio bianconero di Conte dimostra che si tratta di una strada corretta: tre scudetti consecutivi, di cui l’ultimo, quello del 2013-14, conquistato con l’impressionante record di 102 punti – mai raggiunto da nessun’altra squadra nelle cinque maggiori leghe europee.

Vincere aiuta a convincere, ma spesso è la sconfitta a mostrare il cammino corretto: nonostante i trionfi in bianconero, Conte conquista davvero l’opinione pubblica italiana alla guida della Nazionale italiana. In particolare, durante gli Europei del 2016, quando con una rosa di qualità ridotta porta l’Italia a un livello di competitività massima, vincendo contro il Belgio nel girone ed eliminando i favoriti e campioni in carica della Spagna agli ottavi. Il percorso finisce ai quarti di finale, ma dopo aver giocato alla pari contro la Germania campione del mondo, che la spunta solo ai calci di rigore.

Proprio l’esordio agli Europei francesi del 2016 ci regala un affresco dei princìpi calcistici di Conte. Nella partita contro il Belgio, considerato tra i favoriti, Giaccherini porta in vantaggio gli azzurri con un ottimo inserimento in area.



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