Fake by Unknown

Fake by Unknown

autore:Unknown
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2020-05-15T00:00:00+00:00


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L’homo politicus subisce una demistificazione radicale che lo trascina nella spirale di un inesorabile discredito: dall’incarnazione della funzione all’esibizione della persona e dall’esibizione personale alla carnevalizzazione. Il presidente cerca di costruire un potere carismatico eroicizzando il proprio destino personale e facendo del romanzesco il cuore dell’avventura politica.

Con quali mezzi? Un grande racconto! «In realtà io non sono che l’emanazione del gusto del popolo francese per il romanzesco», confidò alla «Nouvelle Revue française» nella primavera 2018 colui che assai precocemente si era sentito «sostenuto dall’ambizione divorante dei giovani rampanti di Balzac»15. Un riferimento che appartiene a un immaginario politico ancorato all’Ottocento. Come proiettare la funzione presidenziale nel XXI secolo innestandola su un immaginario vecchio di due secoli?

Questo è il problema di Emmanuel Macron. La sua impresa mitografica è gravata da una pericolosa contraddizione. Rivestire lo start-upper da Rastignac. Egli pretende di costruire una Start-Up Nation con metodi monarchici ereditati dall’ancien régime, di conciliare la verticalità del potere e la neomanagerialità che propugna una “gerarchia morbida e fluttuante”. Incrociare De Gaulle e Xavier Niel. Vuole ripristinare il primato della politica proprio in nome di un liberalismo che pone ovunque fine all’esercizio del potere politico.

Ma c’è di peggio. Macron vuole altresì reiniettare una dose di romanzesco in nome della rivoluzione tecnologica, quella dei big data e del governo mediante gli algoritmi, che sta proprio confiscando lo spazio stesso del possibile, neutralizzando ogni possibilità di simbolizzazione.

È una contraddizione interna al macronismo, alla sua logica del potere. La questione è importante, non si risolverà a colpi di anacronismi e di ossimori.

Macron aspira a trovare una nuova articolazione fra politica e letteratura, a rendere una nuova legittimità alla politica grazie alla letteratura. Non sottomettere la politica al rischio della letteratura, ma annettere i poteri della letteratura ponendoli al servizio della politica. Una cosa di antica bellezza. E numerosi sono coloro che si sono fatti catturare dal suo discorso senza chiedersi che cosa intenda il presidente scrittore per politica e letteratura. «La nostra società ha bisogno di racconti collettivi, di sogni, di eroismo, per impedire che alcuni trovino l’assoluto nei fanatismi o nella pulsione di morte»16. Emmanuel Macron «crede» alla «ricostruzione di un eroismo politico» che debutta con i suoi tentativi di eroicizzazione della funzione presidenziale ripartendo da zero.

Quale concezione della letteratura e della politica? Per Emmanuel Macron le cose sono semplici. La politica è il consenso, il teatro delle riconciliazioni. «Siamo un paese davvero unico – rivela a “Le Point” nell’agosto 2017 citando Braudel e Valéry –, un paese di calcare, di scisto e di argilla, di cattolici, protestanti, ebrei e musulmani; un paese che non ha veri equivalenti in Europa quanto a contrasti». In che modo raggiungere l’obiettivo dell’integrazione e della riconciliazione? Con la letteratura. La letteratura è il grande libro in cui i racconti esplodono. Ognuno vi trova il proprio posto, il ricco e il povero, il disoccupato e lo start-upper, «quelli che sono arrivati e quelli che non sono nulla». Per Macron la letteratura è il filo che permette di tessere il consenso al servizio della Grande Nation.



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