Cantoni Stefania - 2019 - Cercasi Buon Partito Disperatamente by Cantoni Stefania

Cantoni Stefania - 2019 - Cercasi Buon Partito Disperatamente by Cantoni Stefania

autore:Cantoni Stefania [Cantoni Stefania]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781797642420
Google: Sn_UwgEACAAJ
Amazon: B07Y3FB1GG
editore: More Stories
pubblicato: 2019-02-20T23:00:00+00:00


Il giorno seguente, appena esco dall’ufficio, mi fermo al supermercato per fare un po’ di spesa in vista dell’arrivo di Tommy.

Fare su e giù per le corsie, tra gli scaffali, mi rilassa.

Prendo altra pasta, della verdura, dei sughi pronti, e vado in cerca delle uova; dopo averle cercate in lungo e in largo, le trovo. Accanto a me c’è lei, la signorina Pizzi. Ecco di chi era quel cane che ringhiava fuori dal negozio.

«Buongiorno Emma, anche lei a fare scorta di uova?»

Noto che non la smette di fissare il contenuto del mio carello.

«Sì, ma non so quale prendere…» ammetto. In effetti ce ne sono di svariati tipi, biologiche, allevate a terra, vitaminizzate… Okay, per me non fa differenza, ma magari Tommy ha delle pretese diverse. Faccio spallucce e ne prendo una confezione ma, mentre la giro per leggere la data di scadenza, non so per quale negativa forza superiore, le uova mi scivolano dalle mani e finiscono dritte, dritte nel cestino della signorina Pizzi.

Cazzarola! Lei si volta e senza proferire parola, mi incenerisce con lo sguardo. La confezione era già un po’ rotta e cadendo si è aperta rompendo quasi cinque uova, una dietro l’altra.

«La mia rivista!» esclama la vecchia. «Era l’ultima!»

«Mi scusi, sono desolata» balbetto cercando di porre rimedio. «Aspetti, chiamo subito un commesso e le faccio ripulire tutta la spesa» parlo con voce isterica dirigendomi alla cassa come una matta.

«E andrà in edicola a comprarmi un altro giornale, Emma cara!»

La commessa arriva con straccio e segatura, ma quando si accorge che il danno è all’interno del cestino, scuote la testa.

«Senta signorina lasci stare, non mi sembra il caso, sta solo peggiorando le cose» dice piuttosto seccata nel mio goffo tentativo di togliere tuorli e albumi dal giornale e dalla pasta.

«Questa ragazza è una frana, sfido che non abbia ancora trovato marito…» borbotta la Pizzi.

La commessa si fa una sana risata e io vorrei solo ucciderle. Giro il carrello e mi dirigo alla cassa. Per oggi può bastare, la mia dose di vetriolo l’ho presa.

Una volta sistemata la spesa, do una bella pulita in giro, e faccio ancora un po’ di spazio nell’armadio. Voglio che si senta completamente a suo agio, non c’è cosa peggiore che far sentire un ospite sgradito.

Due ore dopo guardo il mio appartamento e penso che è proprio carino, peccato che dovrò lasciarlo. Non voglio pensarci. Di sicuro cercherò e cercherò fino a esaurirmi, ma a casa dai mei non ci torno!

Il suono del campanello mi distoglie dai brutti pensieri.

«Tommy! Entra… aspetta, ti do una mano con i bagagli.» Gli prendo il pc e la borsa della palestra.

«Grazie, ho portato lo stretto necessario, penso che nel giro di quattro o cinque giorni al massimo si risolverà tutto.»

Andiamo direttamente in camere dove appoggiamo la roba.

«Non preoccuparti, non mi dai alcun fastidio. Guarda, ti ho fatto altro spazio qui nell’armadio, sistemati pure con calma, io vado a preparare la moka.»

Dopo dieci minuti, Tommy arriva in cucina, ci sediamo e gustiamo il caffè caldo.

«Sai mi piace l’idea di



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