Che spettacolo, Commissario Marè by Mario Quattrucci & Alessandra Vitali

autore:Mario Quattrucci & Alessandra Vitali [Vitali, Mario Quattrucci & Alessandra]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: 480
editore: emmebooks
pubblicato: 2018-08-01T16:00:00+00:00

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Bazzani. La contessa Valentina. Nomi

27 giugno, venerdì. Mattina

Bazzani. La contessa Valentina. Nomi. Personaggi...

Si fermò un attimo a guardare la signora che osservava Er Fuso, un ex ladro d'automobili che ormai s'è ritirato dal mestiere, armeggiare con la serratura della Polo bianca piantata in mezzo a Via dell'Arco San Callisto. Aveva chiuso le portiere lasciando le chiavi nell'interno.

Reggeva una busta da mezzo chilo di mielini − i biscotti al miele senza burro né lievito e dunque tristemente idonei alle sue allergie alimentari − appena sfornati da Innocenzo forno artigianale che da settant'anni sforna in Via della Luce, ed era un po' stonata. Poi la donna risalì in macchina e si levò di mezzo, e Flavia riprese la strada verso casa. Una breve sosta, un boccone, e di lì a mezz'ora dritta in redazione.

Più che stonata era nei pensieri. Continuava a pensare e ripensare a quell'incontro con Francesca e con Martina. Martina soprattutto. E alla strana sensazione che aveva provato scambiando quelle quattro chiacchiere con lei e con la sorella della morta.

Non mi convince, diceva fra sé e sé. Non mi capacita, rimuginava, che una donna così giovane, almeno professionalmente alle prime armi (Avvocato... aveva detto... diciamo che faccio la negra in uno studio...) ha accesso a certo materiale... E quello che ha detto di Bazzani, la storia dei faldoni al Tribunale... Martina è forse a conoscenza del contenuto di quei fascicoli? E ammesso che le sia consentito di metterci le mani, perché l'avrebbe fatto? Quale ragione la spingeva a interessarsi dei fatti e dei fattacci legati a quel Bazzani pigliatutto? È vero, quella storia a suo tempo fece chiasso, o almeno un bel rumore, Martina può anche averne letto sui giornali, ma lei non ha parlato di notizie e di giornali bensì espressamente di faldoni... E quell'uscita sull'ambiente dello spettacolo? Era indispettita, si sentiva. Addirittura astiosa, quando ha detto che certe storie sono tutt'altro che inventate, e che a quei tali stronzi, ha detto proprio così, piace portarsi dietro le ragazze belle e famose per fare i fighetti e poi ci mettono un minuto a scaricarle o a venderle... Venderle, ha detto. Proprio venderle: tant'è che Francesca se l'è presa... Insomma, Flavia rimuginava, sembrava che conoscesse molto bene storie e faccende a cui, per quanto ne sapeva, era rimasta sempre estranea... Carola, è vero, in mezzo a quella sbobba ci aveva diguazzato, ma Martina? Tutti credevano il contrario e lei, Flavia, era convinta che a un certo punto della loro vita le due ragazze s'erano lasciate proprio per quella estraneità, per la diversità essenziale di Martina. Ma, a quanto aveva visto, non era così. E poi... un'altra cosa: non era quella la Martina che lei ricordava. Si, era diversa: vestito, profumo, atteggiamento, linguaggio...

Qualcosa non quadrava. Non si faceva persuasa. E più rimuginava, più quell'impressione si associava al gran prurito della pulce che le due le avevano messo nell'orecchio: il Re dei Ristoranti e i suoi affaracci.

Dei ristoranti, okay, se ne sapevano parecchie. L'Akira, per esempio. Pardon, il Club Akira, perché era un circolo esclusivo per accedere al quale dovevi essere molto conosciuto.

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