Clandestine by Marta Stella

Clandestine by Marta Stella

autore:Marta Stella [Stella, Marta]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2023-01-05T00:00:00+00:00


La terra di nessuno

In piazza Grandi le luci del Maggiolino riescono a stento a fendere la nebbia. Come un segnale sommesso indicano il fatto, l’evento. L’uomo alla guida è chino sul volante, le spalle strette nella giacca di pelle, soffia nei pugni chiusi per riscaldarsi. Ogni tanto sbircia nello specchietto retrovisore, osa allungare la mano nel gelo per posizionarlo meglio. Il vapore acqueo invade l’abitacolo dell’auto immobile, cancella la vista sull’esterno. Il tempo ovattato sembra non passare mai.

In questa sera di gennaio del 1973 il giovane medico è solo nel suo Maggiolino. E spera di restare solo per tutta la notte.

Pochi metri più su, nel nostro antro condiviso, io e Tosca gettiamo nella vasca da bagno l’ultimo strofinaccio fradicio. Le gocce d’acqua esalano un odore acre, si rincorrono in un ritmo perfetto che fende il silenzio: sono il rintocco del tempo, del nostro tempo. Il piccolo appartamento non sa più di noi, niente sa più delle nostre vite precedenti: abbiamo trascorso ore a disinfettare ogni angolo della casa. Ci laviamo insieme le mani nel lavabo in marmo bianco, le nostre dita si sfiorano sotto l’acqua bollente. Ci guardiamo, siamo pronte.

Sulla soglia del nuovo anno ho ricevuto una chiamata, una richiesta di aiuto: serve un appartamento per cinque donne che non possono lasciare Milano, nessun’altra struttura è disponibile. Così ho deciso di offrire il mio. Anche Tosca ha accettato subito, non avremmo mai potuto rifiutarci: abbiamo solo ventiquattro anni e non abbiamo paura. Sentiamo continuamente storie di rapide trasferte delle figlie della borghesia che partono per brevissime gite all’estero senza che nessuno sappia nulla: le madri le accompagnano in Svizzera, poi tornano a Milano alla vita di sempre. Non si curano degli altri, delle altre: in quei salotti del centro, in quelle raccolte benefiche con cesti natalizi e panettoni vestiti a festa, non abita nessuna democrazia.

So a cosa possiamo andare incontro, conosco il pericolo, conosco la legge: possiamo finire tutti in galera. Ma ho scelto di rischiare per una lotta che credo giusta, non illegale. È una scelta politica, un atto di disobbedienza necessario.

Siamo una catena umana che ha scelto di essere qui, proprio qui, in questo momento. In fondo è sempre una questione di scelte: la nostra, quella delle donne che si accomoderanno sul nostro divano, della ragazza che varcherà la soglia di casa nostra fissando il pavimento, del medico esperto che ci assiste tra queste mura silenti e di quello giovane là sotto che spera di non ricevere da noi nessun segnale. Nemmeno stanotte.

Ora, in questa sera di gennaio del 1973, in questa Milano già sprofondata nella tenebra, sentiamo bussare alla porta. Il medico esperto è arrivato, entra di soppiatto con la sua valigetta e una grossa borsa nell’altra mano. Torna sui suoi passi all’istante, prende un lettino ospedaliero, rientra velocemente e lo apre al centro della sala. Sono attimi fugaci, uno sguardo a noi due, giovani donne cresciute di nuovo in una sola notte, e poi alla casa che sa di disinfettante. Tutto deve essere perfetto, ci vuole la massima sicurezza.



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