Clarissa Pinkola Estés - I desideri dell'anima (2016) by Anonymous

autore:Anonymous [Anonymous]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Frassinelli
pubblicato: 2024-03-02T00:00:00+00:00

Lo spirito e l'accademico; Joseph Campbell

Parliamo adesso un po’ più diffusamente di Joseph Campbell, della sua vita e della sua opera. Jung ha scritto spesso dei comportamenti necessari a sostenere una vita dell’anima di qualità. Riteneva che un certo vigore fosse essenziale, così come una certa resistenza alle pressioni sociali, pressioni che potrebbero indurre una persona a distaccarsi da una vita ricca di significato.

Negli ultimi anni di vita Joseph Campbell vestì i suoi panni un po’ come un appendiabiti indossa la giacca che vi è stata appoggiata sopra. Camminava con un passo utilitaristico che aveva chiaramente lo scopo di portarlo soltanto da un lato all’altro della stanza. Quando parlava, spesso si entusiasmava così tanto e parlava così in fretta che le parole gli uscivano di bocca in maniera incontrollata.

Vedendolo e ascoltandolo nel corso degli anni, era facile accorgersi del suo sincero amore per l’essenza del mitico. Amava in modo particolare le somiglianze dei temi che si ritrovavano nei miti, sostenendo che questi temi fossero unificatori dei diversi gruppi piuttosto che divisori. Riusciva, attraverso la sua opera accademica sempre chiara e accessibile, ad astenersi dal darsi arie riguardo a tutto ciò. Anche se di tanto in tanto faceva qualche passo falso, comune alla sua epoca, rivelando un preconcetto a proposito di alcune questioni tribali, non faceva alcuno sforzo per apparire diverso da come era.

Piuttosto, come le linee dei miti sono vissute nei contenitori spirituali di gruppi famigliari strettamente intrecciati, nei clan tradizionali, e nelle tribù viventi, lui diventò un contenitore centrale che elargiva anche ad altri. Dovunque nel mondo vivano i suoi membri, la tribù universale che ancora ammaestra attraverso i suoi libri e filmati, è unita dal desiderio complementare di conoscere - di trovare un significato che conti - nel mondo interiore e in quello esteriore, in entrambi.

Sia che un individuo si trovi proprio all’inizio della ricerca della vita, o nella letale battaglia dell’età di mezzo tra l’ego e un sé più alto, o vicino alla fine illuminata dove l’anima è vista con più chiarezza e abbracciata, Campbell era interessato a fornire sostentamento per il lungo viaggio davanti a sé.

Usava un linguaggio facilmente comprensibile per coloro cui si rivolgeva. Si atteneva a tutti questi modi semplici di essere, anche se viveva in un mondo che a volte confonde il messaggero con il messaggio vivente. Che abbia resistito a quegli ideologi e demagoghi che costantemente tentano di comprimere tutte quelle cose che una volta erano belle e piene d’amore in una forma artificiale e unilaterale, è una grazia.

Ho sentito che qualcuno rimproverava a Campbell di non scrivere in una forma accademica sufficientemente elevata. È vero che si preoccupava delle attività dello spirito e dell’anima, dei miti e delle fiabe, dell’esegesi religiosa, le braccia invisibili che sostengono il mondo dello spirito umano. È vero che le inseguiva con tutto l’entusiasmo di un bambino uscito da scuola, che corre verso il mare aperto.

Forse sono stati questo zelo e questo fervore a far sì che qualcuno parlasse, che borbottasse in segno di disapprovazione, che mettesse in dubbio la serietà del suo atteggiamento.

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