Contini Angela - 2018 - Tutte le nuvole del cielo by Contini Angela

autore:Contini Angela [Contini Angela]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788822723666
Google: Du5fDwAAQBAJ
Amazon: B07DQF45WM
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2018-07-02T22:00:00+00:00

5

Quel giorno non sarebbe dovuta uscire, era stanca e non voleva incontrare nessuno, ma sua madre aveva bisogno di alcune commissioni, così aveva deciso di approfittarne e portarsi dietro il suo album da disegno, sedersi sotto il gazebo in piazza e fare qualche ritratto.

Dopo aver fatto la spesa per la madre, si avviò verso la piazza, ma venne fermata da un gruppo di ragazzi che vivevano nel suo stesso quartiere e di cui lei non apprezzava la compagnia, visto che i ragazzi in questione non facevano che prenderla in giro per le sue origini straniere. Cominciarono a deriderla spiando i disegni che stava facendo e risero talmente forte da attirare persino gli sguardi di quei passanti che, solitamente, non le prestavano nessuna attenzione.

Stava per andarsene quando vide giungere James. Era a piedi, con le mani nelle tasche e lo sguardo basso, mentre contemplava i suoi stessi passi. Sembrò accorgersi di lei solo quando le arrivò a un palmo dal naso. Parve capire subito la situazione quando si guardò attorno e vide quel nugolo di imbecilli. Uno di loro teneva stretto in mano uno dei disegni di Sofia, lo sventolava per aria ridendo. James si avvicinò e glielo tolse di mano con un colpo secco, rischiando lui stesso di strapparlo.

«Levatevi dai piedi, idioti, se non volete che vi pesti di botte». Si avvicinò minacciosamente a uno di loro e quelli scapparono a gambe levate senza mai voltarsi indietro.

«Tutto bene?», chiese a Sofia quando furono soli.

«Tutto bene», rispose lei senza sapere cos’altro aggiungere.

Lui la fissò per un interminabile istante, nascondendo di nuovo le mani in tasca dopo averle restituito il disegno e abbassando ancora lo sguardo.

«C’è qualcosa che non va?», chiese allora Sofia. James scosse il capo, ma non parve convinto. Sollevò lo sguardo quel tanto che bastava per sbirciarla. Sofia lo scrutò, gli andò vicino e lui arretrò, allora lei sorrise. «Hai così tanta paura di me?»

«Non ho paura di te», disse lui con orgoglio, poi si ammansì e disse: «Ho paura di me».

«Che cosa vuoi dire?»

«Fai finta di non capire?»

«Non capisco sul serio».

«Cercherò di essere più chiaro, allora, tanto ormai non ho nulla da perdere. Ho paura di me perché tu mi piaci, Sofia, ma non puoi piacermi, questo è un dato di fatto».

«Perché… perché non posso piacerti?», domandò lei con il cuore che le batteva all’impazzata per quel sogno che poteva diventare realtà.

James non rispose, mentre lei si avvicinava ancora. Stavolta lui, però, non arretrò. La lasciò fare.

«Volevo dirti che… che i tuoi disegni sono bellissimi», le disse lui all’improvviso. «Non badare a quello che ti dicono gli altri. Io li trovo eccezionali e capisco cosa significano per te».

Il cuore di Sofia capitombolò e sembrò voler correre via da lei, tanto che dovette mettersi una mano sul petto per impedirgli di farlo. Quei disegni rappresentavano l’amore, ma nessuno li capiva. Nessuno apprezzava le mani intrecciate, le bocche unite, i corpi avvinti.

La prendevano in giro e basta.

James no. James, per la prima volta da che lo conosceva, le aveva detto che erano belli, che aveva capito.

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