Cristoforo Colombo, genio del mare by Bluebook

autore:Bluebook [Bluebook]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: ebook gratuito - vietata la vendita
pubblicato: 2014-08-31T10:45:48+00:00

nel borgo Santo Stefano.

Capitolo VI.

In Genova le radici del carattere

e della fede di Colombo

Non è affatto ininfluente – come qualcuno ha osato scrivere – che Colombo sia nato a Genova.

A Genova, fin da ragazzo, Cristoforo s’innamorò del mare. Dalla casa di Vico Diritto di Ponticello scendeva spesso per i vicoli – ancor oggi esistenti – nel porto dove vedeva navi e marinai d’ogni Paese, che parlavano lingue diverse: provenivano da ogni parte del Mediterraneo – da Oriente e da Occidente – e anche dal Portogallo, dalle Fiandre, e dall’Inghilterra.

Quando la famiglia si recava dal nonno, Cristoforo trascorreva ore e ore a guardare il mare dagli scogli di Quinto.

Studiava nella scuola elementare della Corporazione dei lanieri. Imparava – in lingua genovese – la religione, l’aritmetica, la geografia e le prime nozioni dell’arte nautica. Scriveva il latino di quel tempo, molto cambiato rispetto a quello di Giulio Cesare e di Cicerone, ma era la lingua ufficiale della Chiesa e dei documenti della Repubblica di Genova.

Ancora ragazzo, Cristoforo cominciò a compiere qualche viaggio di mare, come mozzo a bordo dei velieri che navigavano da un punto all’altro della Liguria, a ponente fino a Nizza, a levante fino a Portovenere e a sud fino in Corsica.

Fra il 1467 e il 1470, probabilmente in conseguenza del tramonto politico del partito dei Fregoso di cui era stato fervente attivista, Domenico Colombo si trasferì a Savona e trovò conveniente aprire un’osteria, pur continuando, almeno parzialmente, il mestiere di lanaiolo.

Fu allora che Cristoforo – che non sopportava il chiuso della bettola – scelse definitivamente il mestiere del marinaio.

Dopo numerosi cabotaggi, il primo lungo viaggio di Cristoforo Colombo fu per l’isola di Chio, nel mare Egeo.

Quest’isola incantevole era una porta dell’Oriente e stava sotto il dominio della Repubblica di Genova. Da Genova vi arrivavano tante merci e da Chio partivano per Genova sete, profumi, pepe, cannella, noce moscata: i preziosi prodotti dell’Oriente.

Vi abitavano, con i genovesi, i greci e gli armeni, e vi giungevano siriani, persiani e altre genti dell’Oriente. E la campagna era – come in qualche punto è ancor oggi –

ricca di piante di lentisco, salvia, origano e timo; e perciò l’aria era sempre dolce, impregnata di questi profumi inebrianti.

A Chio il giovane Cristoforo cominciò a sognare di andare un giorno in Oriente.

Tornato a Savona, Cristoforo riparte per un altro viaggio, questa volta a occidente.

Parte da Noli, sulla nave Bechalla, diretto alle Fiandre e a Londra. Il convoglio – di cui la Bechalla faceva parte – viene attaccato al largo delle coste portoghesi: Colombo si salva a stento e fortunosamente riesce ad arrivare a Lisbona.

Qui comincia, nel 1476, una vasta esperienza navale in Atlantico: compie lunghi viaggi in Inghilterra, in Irlanda, in Islanda, nelle Isole Canarie, nelle Azzorre, fino alle coste africane della Guinea, e soprattutto a Madera e a Porto Santo. In questo periodo sposa – a Lisbona – la figlia del defunto governatore di Porto Santo e in questa isola trascorre qualche tempo.

Navigando l’Atlantico da sud a nord, da nord a sud e da est

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