Dark Passion by Kresley Cole

autore:Kresley Cole
La lingua: ita
Format: azw3, mobi, epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

25

Più avanzavano, più a Mari sembrava tutto molto in stile Alla ricerca

della valle incantata.

Qualcosa che cresceva sili tronchi degli alberi li faceva sembrare

pelosi - e viscidi - nella nebbia. Gli scoiattoli che intravedeva non

erano grigi ma rossi, e molte delle foglie sugli arbusti erano più grosse

di lei.

Anche se quasi tutti gli alberi lunghi ed esili avevano radici che si

diramavano sopra al terreno, assomigliavano alle vene che erano

veramente; il tronco dell'albero della seta era gigantesco, le sue radici

alte quanto lei e massicce come la sua scrivania ad Andoain...

«Abbassati.» MacRieve si allungò oltre lei con il suo machete, per

tagliare un ramo che sporgeva. Il lykae continuava a far posto più

degli altri che erano davanti alla strega; finché non ci fu il doppio

dello spazio che le serviva.

«Ho i fianchi più larghi di quanto pensassi?»

«Non voglio che ti si avvicinino animali. Qui ci sono più pericoli di

quanti ti renda conto.»

In quell'istante, le scimmie urlatrici gridarono dalla volta subito sopra

di lei, spaventandola.

«I tuoi fianchi, per la cronaca, sono perfetti.»

A quel complimento, Mariketa provò un piccolo - davvero

insignificante - fremito di piacere, come pure l'impulso di fargli

oscillare i fianchi davanti. Poi si risvegliò decisamente, e si concentrò

sull'attraversare la giungla.

Dove i corsi d'acqua avevano eroso il terreno, gli alberi erano caduti,

cosicché nelle zone che costeggiavano le rive, i tronchi si erano

rovesciati l'uno sull'altro come mattonarli della Lego. Il sottobosco

opportunista si era innalzato rapidamente alla ricerca di un posto al

sole: sul terreno si stava faticosamente facendo strada un'esplosione di

vegetazione.

Gradualmente, lei e MacRieve distanziarono gli altri; Ryd strom ci

dava dentro con Tera subito dietro di lui, Cade esplorava la pista più

avanti e Tierney ogni tanto spariva per andare a caccia di cibo. Questo

sembrava andare perfettamente bene a MacRieve, visto che usava ogni

scusa per toccarla, asciugandole una goccia di sudore dalla guancia o

togliendole una foglia dai capelli.

Davanti a un'ulteriore catasta di tronchi, MacRieve si limitò a portarla

in braccio. Quindi, lo fece di nuovo davanti a un ruscelletto; e un'altra

volta sotto a un mucchio di legna. Sopra e sotto e attraverso il bosco.

Su, giù, su... giù. A un certo punto la mise seduta su un tronco alto, e

finirono faccia a faccia. «Quali probabilità ho di rubarti un bacio

proprio in questo momento?» Aveva la camicia sbottonata fino a metà

e il sudore gli faceva brillare il petto muscoloso. Dopo la notte

precedente, Mariketa sapeva quanto fosse mozzafiato tutto il suo

corpo... ogni centimetro.

Tuttavia rispose: «Zero-virgola-zero. Non voglio che tu mi baci.»

«Io credo che un po' tu lo voglia.» Le tolse un ricciolo umido dalla

fronte, poi spostò la mano in modo mellifluo giusto prima che lei

potesse allontanarla.

«Voglio solo tornare a casa, alla mia vita senza lykae. Ora mettimi

giù.»

«Non lo farò. Non senza un bacio come pedaggio.» Le si stava

avvicinando lentamente come se lei fosse un animale che non voleva

spaventare. E pur temendo di perdere il tenue controllo sulla sua

sovreccitazione, Mariketa era comunque tentata di chiudere gli occhi e

accettare le labbra di lui sulle proprie.

«Ecco, fanciulla» borbottò Bowen, prendendole gentilmente il viso fra

le grosse mani!

All'ultimo secondo, Mari tirò fuori dallo zaino la mela, frapponendola

tra loro.

Lui spalancò gli occhi, poi li ridusse a due fessure.

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