Demoni, fantasmi e leggende del Giappone by Andrea Marrone

Demoni, fantasmi e leggende del Giappone by Andrea Marrone

autore:Andrea Marrone [Marrone, Andrea]
La lingua: eng
Format: epub
ISBN: 9788822779014
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2023-08-30T22:00:00+00:00


Gli animali mitici Kami, Oni e Yōkai: il Bakeneko, Maneki Neko, Nekomata e Kasha

Insieme con il cane, l’animale domestico per eccellenza è il gatto, ma tra i due quello con più, presunte, connessioni con il mondo del soprannaturale è sicuramente il nostro felino domestico con i suoi occhi enigmatici e le abitudini notturne. Non poteva quindi mancare, nel bestiario soprannaturale giapponese, la sua presenza, addirittura quadrupla: il Bakeneko, il “Gatto Mutato”, il Maneki Neko, “Gatto fortunato”, il Nekomata, “Gatto dalla coda biforcuta”, e il Kasha, il “Carro di Fuoco”; tutti e quattro sono detti Kaibyō, “Gatti Strani”, che hanno la caratteristica di poter assumere le fattezze degli umani, essendo mutaforma.

I Bakeneko hanno molte abilità soprannaturali: per prima cosa, essendo mutaforma possono trasformarsi, come abbiamo visto, in umani e possono parlare, anche nella loro forma felina, il linguaggio degli uomini. Possono, e questo è inquietante, impossessarsi dei corpi di persone morte e manipolarli come pure possedere i vivi; nella loro forma felina possono mettersi un fazzoletto sul capo e danzare sulle zampe posteriori e anche lanciare maledizioni, Tatari, particolarmente efficaci. Qualche volta possono guidare branchi di lupi, nella foresta, per attaccare degli umani.

Una credenza giapponese era quella che i gatti dalle code lunghe e serpentine fossero in grado di stregare gli umani e questo li rendeva indesiderabili al punto che gli veniva mozzata la coda; un’altra associava i gatti con le Yūjo, “Donne con cui giocare”, le prostitute che, nelle strade dei distretti a luci rosse, cercavano di attirare clienti dalle verande delle locande dando vita a storie circa le Bakeneko Yūjo che, con le loro forme armoniose e misteriose, ingannavano i clienti fingendosi prostitute.

Il passaggio da gatto normale a Bakeneko può avvenire per il desiderio di vendetta di un gatto ucciso in maniera crudele o maltrattato brutalmente in vita, ma anche, per qualche misterioso motivo, se il gatto diventa troppo vecchio. Si pensava che se un gatto oltrepassasse i sette anni di età, arrivando anche a dodici o tredici anni, avrebbe poi causato la morte dei suoi padroni e questa credenza portava a ucciderli prematuramente per evitare che diventassero Bakeneko. Una pratica poco logica, in quanto avrebbero potuto diventarlo proprio per l’essere stati uccisi.

Una delle leggende associate a questi Yōkai riguarda un uomo chiamato Takasu Genbei, che si accorse di uno strano comportamento di sua madre dopo la sparizione del gatto che aveva accudito per molti anni. Rifuggendo dalla compagnia di parenti e amici, la donna stava per conto suo e si rifiutava di prendere i pasti insieme ai suoi familiari. Alla fine i sospetti divennero troppi e Takasu andò a spiare la madre mentre mangiava nella sua stanza, scoprendo che una forma mostruosamente felina, negli abiti della madre, stava masticando delle carcasse di animali. A quella vista Takasu irruppe nella stanza e uccise quell’essere che, passato un giorno, si trasformò nel corpo inanimato del gatto di casa. Rimaneva il mistero di dove fosse la madre e lui la cercò sollevando le assi del pavimento. Sotto di esse giaceva lo scheletro spolpato della donna: la sua carne era stata divorata.



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