Eggers Dave - 2019 - La parata by Eggers Dave

autore:Eggers Dave [Eggers Dave]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788858836705
Google: JAGiDwAAQBAJ
Amazon: B07RYN7NFG
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2019-07-10T10:47:56+00:00

12.

Quattro avviò l’RS-80 e chiuse la portiera. Si maledisse per non essersi fidato prima del suo istinto. Avrebbe dovuto licenziare Nove il primo giorno. Aveva infranto diversi accordi fondamentali, già la mattina del primo giorno, ma Quattro gli aveva permesso di continuare. Pessimo, pessimo: il comportamento di Nove, l’inazione di Quattro.

L’abitacolo si svegliò vibrando e la rabbia di Quattro si dissipò. L’ideale era che Medaglione portasse Nove all’ultima capsula della giornata. Avrebbero potuto sistemarlo nella sua tenda e Quattro avrebbe provato a fargli una diagnosi e a curarlo con le medicine che aveva nell’RS-80. C’erano antibiotici e antimalarici; Nove sarebbe migliorato già in un giorno. Quattro avrebbe chiamato il quartier generale e qualcuno avrebbe recuperato Nove, sicuramente in elicottero. A prescindere dallo stato di salute di Nove, Quattro voleva che sparisse.

Gli risalì un ricordo debolissimo di rumori notturni. La riminiscenza di qualche scricchiolio. Di qualcuno nel veicolo. Era successo mentre dormiva immerso nei sogni, non si era svegliato, ma ora sentiva quel segno premonitore sempre più forte e insistente. Spense l’RS-80.

Quattro aprì lo scomparto in cui si trovava la cassetta di pronto soccorso. Lo scomparto era vuoto. Sentì schizzare in alto l’adrenalina. Aprì ogni scomparto, niente. La cassetta non era nel veicolo. Qualcuno l’aveva rimossa. L’istinto diceva a Quattro che non era stato Medaglione. Medaglione non era un attore, non era capace di questa messinscena prolungata. Quattro sapeva che era stato Nove. Non c’erano dubbi. Nove aveva trovato qualche ragione per portare la cassetta del pronto soccorso in uno dei suoi villaggi. L’aveva data via.

Quando veniva sopraffatto dalla furia, Quattro organizzava dei piani. Il piano, adesso, era chiamare l’azienda. Il piano era insistere che Nove fosse rimosso immediatamente. Ora le ragioni per farlo erano due: stava male ed era un ladro. Sarebbe stato rimosso e poi Quattro avrebbe fatto rapporto. Era un atto criminale impossessarsi della cassetta di pronto soccorso privando così entrambi di cruciali strumenti di automedicazione in una terra virtualmente priva di medici professionisti. Era un crimine grave e avrebbe cercato ogni soluzione legale disponibile per far punire Nove. Quattro non aveva mai augurato il male a un altro essere umano, ma voleva che quest’uomo affrontasse le conseguenze più pesanti per le sue azioni.

Aprì nuovamente gli scomparti, pianificando di fare la chiamata al quartier generale anche se sapeva che non avrebbe dovuto. Non ancora. Sapeva che in questo stato era meglio non chiamare nessuno, che la risposta ai crimini di Nove andava gestita più a freddo. Ma era in quel particolarissimo stato di dissociazione di chi sa che sta agendo in maniera precipitosa ma allo stesso tempo sta talmente assaporando la delizia della vendetta da non essere in grado di trattenersi.

Cercò e non trovò il telefono satellitare. Trovò una cassetta degli attrezzi – simile per forma a quell’altra – e la aprì, sapendo che non ci avrebbe trovato il telefono. Operava con una rabbia che gli impediva di pensare, aprì ogni scomparto quattro volte e non trovò nessun telefono. Gettò da parte le pistole e i coltelli e il denaro contante.

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