Falcones Ildefonso - 2009 - La Mano Di Fatima by Falcones Ildefonso

Falcones Ildefonso - 2009 - La Mano Di Fatima by Falcones Ildefonso

autore:Falcones Ildefonso [Falcones Ildefonso]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Historical, General
ISBN: 9788830427228
editore: Longanesi
pubblicato: 2009-11-14T23:00:00+00:00


massacro, al di là di quell in qualche posto sulle montagne che la

donna ripeteva come unica risposta, scoppiando poi a piangere per

terminare sempre con le stesse parole: Ti supplico, vai a cercare mio

figlio . Era quello che Abbas stava facendo, muovendo un passo dopo

l'altro sotto il sole dell'Andalusia, con lo stomaco chiuso, la bile in

bocca e le lacrime agli occhi, mentre pensava a come comunicare a un

buon amico che sua moglie e i suoi due figli erano stati selvaggiamente

assassinati nel profondo della Sierra Morena. Le frasi che aveva pensato

si cancellarono dalla mente alla vista di Hernando, che abbandonò la

mandria e, con agilità, saltò giù da Azirat per correre verso di lui,

abbronzato, gli occhi azzurri più brillanti che mai, mostrando i denti

candidi in un ampio e sincero sorriso. Ad Abbas si annebbiò la vista: la

mandria si trasformò in una macchia informe. Tuttavia riuscì a sentire

che Hernando si fermava bruscamente a pochi passi da lui. La sua

presenza si confuse con le mille macchie scure delle giovenche sul fondo

e le parole del giovane gli sembrarono lontane, come se arrivassero da

qualche posto remoto, trasportate dal vento. Che cosa succede?

Ubaid. sussurrò Abbas. Che cosa è successo con Ubaid? Sembrava che

Hernando lo attraversasse con i suoi occhi azzurri, ormai colmi di

inquietudine. E successo qualcosa? La mia famiglia. sta bene? Parla!

Li ha assassinati , riuscì ad articolare il maniscalco, senza poter

alzare lo sguardo. Tutti, meno tua madre. Hernando non disse una

parola. Per alcuni istanti rimase immobile, come se la sua mente si

rifiutasse di ammettere ciò che aveva appena ascoltato. Poi, con estrema

lentezza, portò le mani al viso e urlò verso il cielo. Fatima! I

bambìni! Figlio di puttana! esclamò all'improvviso, voltandosi verso

Abbas. Colpì il maniscalco, facendolo cadere a terra, e poi si scagliò

su di lui. Bastardo! Mi avevi promesso che non c'era pericolo! Ti avevo

incaricato di tenerli d'occhio, di prenderti cura di loro! Hernando

tempestava di colpi un Abbas inerte, incapàce di proteggersi. L'ultima

cosa che il maniscalco notò prima di perdere conoscenza fu che gli altri

uomini tiravano via Hernando, che gridava parole ormai per lui

incomprensibili. Mentre si avvicinavano a cordo va, Azirat si rifiutò di

continuare a galoppare allo stesso ritmo che avevano sostenuto da quando

erano partiti dal Lomo del Grullo. Hernando conficcò ancora una volta

gli speroni nei fianchi del cavallo, come aveva fatto per quasi tutte le

sette leghe percorse al galoppo, ma l'animale non ce la faceva più e il

suo incedere, nonostante lo sprone, diventò sempre più lento e pesante

fino a fermarsi. Galoppa! gli gridò, spronandolo e tendendo il corpo

in avanti. Azirat riuscì solo a barcollare. Galoppa , singhiozzò,

mentre muoveva freneticamente le redi ni. L'animale si inginocchiò sulla

strada. Dio, no! Hernando saltò dal cavallo. Azirat era coperto di

schiuma, con i fianchi insanguinati e le narici aperte a dismisura nello

sforzo di respirare. Hernando gli appoggiò la mano sul cuore, che

sembrava sul punto di scoppiare. Che cosa ho fatto? Stai morendo anche

tu? Morte! La frenesìa del galoppo in cui aveva cercato di rifugiarsi

scomparve davanti all'animale sfinito, e il dolore attraversò di nuovo

Hernando. Piangendo tirò le redi ni, fece alzare Azirat e lo obbligò a

camminare.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.