Farfalla nera 2 by Emilio Martini

autore:Emilio Martini
La lingua: ita
Format: mobi
editore: Corbaccio
pubblicato: 2012-08-26T22:00:00+00:00

Farfalla nera

Farfalla si toglie il grembiule, ha finito il lavoro. Corre veloce verso la chiesa vicina a casa. Lì l’aspetta la scuola. Continua a studiare l’inglese, e anche un po’ di spagnolo, seduta in mezzo a bimbi, adolescenti e adulti nell’aula improvvisata con il tetto in lamiera. È brava, dicono gli insegnanti, è intelligente. Lei sogna di abbandonare il grembiule e lavorare in un ufficio. Ne stanno sorgendo tanti in città, ora che la guerra è finita.

I giorni dell’orrore sono lontani, tornano solo a volte, la notte, negli incubi.

Le suore che l’hanno salvata le hanno trovato il lavoro. È in una città di mare, tra gente sconosciuta, ma ormai ha vent’anni e sa affrontare la vita.

La sua casa ha solo due stanzette, ma è comunque un tetto e con il suo lavoro mangiano in tre: lei, l’unica zia che le è rimasta e Little John.

Little John è la sua vita. Ha quasi cinque anni, ha sempre fame e la sfida con lo sguardo dei guerrieri della sua tribù.

Quando lo stringe a sé Farfalla capisce che l’amore non è un ricordo lontano come la guerra. È ancora una ferita aperta. È una storia di cui lei non conosce la fine.

Dove sarà John, si chiede guardando suo figlio?

Ma l’orgogliosa Farfalla non sa piangere e non sa chiedere.

Farfalla aspetta.

Xavier Ribeira la saluta sempre togliendosi il cappello bianco e liberando con una scossa del capo la sua maestosa criniera di capelli grigi raccolti in una coda. Il brasiliano dal sorriso splendente e dagli occhi neri è così gentile con lei! Viene all’hotel tutti i mesi per affari. Ha il doppio dei suoi anni ed è vedovo.

Ti guarda con certi occhi, le dicono le colleghe, è ricco e ti vuole!

Farfalla lo sa, lui gliel’ha fatto capire. Le porta sempre un regalo, a volte un bracciale o un taglio di stoffa o una collana... le fa intendere che questi sono solo timidi doni, per non offenderla, perché non pensi che vuole comprarla. Lei ringrazia, ma non indossa quei regali e fugge dagli sguardi innamorati di lui.

Una mattina Xavier Ribeira la ferma nel giardino. Le fa posare il vassoio con le tazze e le stringe le mani fra le sue. Alla luce del sole i suoi denti splendono come zanne, i suoi occhi le scrutano il cuore.

Mi vuoi sposare, Farfalla?

Ma come, così ricco, vuole una semplice cameriera? gli dice lei.

Che importa chi sei, le dice Ribeira, tu mi piaci, mi piaci da impazzire, e io ero contadino prima di diventare ricco.

Non sono sola, mister Ribeira, ho un figlio.

Sposerò anche lui, ride il brasiliano facendola roteare, pensaci Farfalla, ti porto via con me e non sarai più sola.

Lei pensa a Little John che dorme nel suo lettino mentre la zia intona un canto del loro popolo disperso.

E si domanda che destino scegliere per lui...

Le tre del mattino!

Berté guardò stupito l’ora nel riquadro alla destra del computer. Gli restavano solo quattro ore di sonno prima della sveglia, però era soddisfatto: anche questa volta aveva trovato il personaggio che nel racconto avrebbe avuto le sue fattezze.

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