Fiorello Catena - 2016 - L'amore a due passi by Fiorello Catena

Fiorello Catena - 2016 - L'amore a due passi by Fiorello Catena

autore:Fiorello Catena [Fiorello Catena]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Romance, Contemporary
ISBN: 9788809834149
Google: 9sgWDAAAQBAJ
editore: Giunti
pubblicato: 2016-05-02T22:00:00+00:00


11

Tra i ricordi più belli che Marilena avrebbe portato con sé al suo ritorno a casa, ci sarebbe stata di certo la festa di Annalisa. Non tanto per l’esperienza di visitare una Gallipoli notturna che dava sfoggio delle sue bellezze (e lo si percepiva dai locali ben tenuti e dalla quantità di persone che passeggiavano per le strade), quanto perché quella sera lei e Orlando avrebbero avuto modo di conoscersi più a fondo, stupendosi del proprio coraggio e della volontà di chiudere con il passato.

Ancora ebbri per il momento che avevano condiviso in camera, cercarono di affrettarsi per non arrivare in ritardo. Li confortava il fatto che Annalisa li avesse avvertiti di certe abitudini gallipoline, ipotizzando un inizio delle danze intorno alle dieci, se non anche più tardi.

Per loro non era stato difficile trovare l’ubicazione del locale, in quanto una gentilissima signora li aveva scortati fino all’ingresso.

«Sono sicura che stasera vi divertirete. Questo è uno dei locali più belli della Puglia, ve l’assicuro…»

«Ah, davvero?» aveva risposto Marilena, alquanto incuriosita. Anche il parrucchiere di Lecce le aveva detto la stessa cosa.

La donna che li aveva accompagnati si chiamava anche lei Marilena, e questo aveva procurato un sorriso nella sua omonima di qualche decennio più grande. Parlando delle solite quisquilie, di quando ancora non ci si conosce, la signora aveva aggiunto poi, verso la fine, di essere in vacanza lì perché amava il Salento, e che per lavoro vendeva scarpe e accessori in un paese vicino a Bari, Turi, la patria delle ciliegie. Si era rivelata solare come sanno esserlo le persone semplici e in pace con la vita.

Quando si salutarono, la Marilena più giovane ritornò a unirsi alle amiche che l’aspettavano in un punto non lontano.

«Peccato non aver visto altro, ma spero che torneremo presto a Gallipoli» disse Marilena a Orlando mentre, all’ingresso della discoteca, il ragazzo della sicurezza controllava che ci fossero i loro nomi nella lista. Sembrava un cane da guardia affamato.

«Sì, ma quando dovremmo ritornare?» ribatté lui subito dopo.

Con quella domanda voleva solo farle notare quanto fosse esiguo il tempo a disposizione, anche ipotizzando di girare come trottole. «Qui le cose da vedere sono troppe… » aveva constatato più perplesso che mai.

E in effetti Marilena non aveva potuto fare altro che confermare i suoi dubbi, intuendo che non sarebbero riusciti – No! – a raggiungere tutte le mete che avevano intenzione di visitare.

Il Salento era un pozzo di meraviglie senza fondo.

Solo a Gallipoli, la “Città Bella”, la “Perla dello Jonio”, tra castello, chiese barocche in quantità imprevedibile (dalla stupenda basilica dedicata a Sant’Agata, alla chiesa di San Francesco da Paola, passando per la chiesa di Santa Maria della Purità, di Santa Maria degli Angeli e di San Francesco d’Assisi), palazzi antichi ricchi di storia (tra cui palazzo Tafuri, palazzo Pasca, palazzo Briganti e Pizzarro, e tanti altri), fontana greca e cinta muraria, per non parlare delle spiagge, che erano tra le più richieste dai turisti in vacanza da quelle parti (Lido Conchiglie, Rivabella, la piccola baia del Seno



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