Forbidden Trilogy (Italian Edition) by Catherine BC

autore:Catherine BC [BC, Catherine]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2019-10-24T22:00:00+00:00

Capitolo 5

Paul non riusciva a crederci. Aveva la vittoria in pugno. Aveva costretto Elisabeth a cedere alle sue condizioni. Certo, era consapevole d’aver giocato sporco, ma quello che c’era in ballo valeva qualche piccolo sotterfugio. Non aveva un piano preciso e anche questo non era da lui. Solitamente pianificava ogni cosa, dagli impegni ai completi da indossare, ma con lei questa linea non avrebbe potuto funzionare. Per quanto fosse restia nell’ammetterlo, Elisabeth era molto simile a lui: stessa caparbietà, stessa energia e uguale determinazione. Si conoscevano da molto tempo e si erano studiati a lungo. L’unico modo per partire avvantaggiato con lei era spiazzarla: fare qualcosa che lei non si aspettava o che non fosse pronta ad affrontare. Una guerra psicologica che sarebbe stata una specie di surrogato di quel confronto fisico che Paul avrebbe di gran lunga preferito.

Si chiedeva spesso su cosa si basasse ciò che sentiva per Lizzie: se fosse soltanto la rabbia e la voglia di vendicarsi dei torti subiti o se, nel profondo delle sue motivazioni, ci fosse dell’altro ancora non ben definito. Un qualcosa che lo faceva agire d’istinto, senza seguire nessuna linea. Solo uscendo dalla razionalità, infatti, si sarebbe potuta eludere l’intuizione di Elisabeth.

Paul si recò in città per giocare la sua prima mossa e confondere anche l’apparenza. Elisabeth sarebbe arrivata pronta allo scontro con l’uomo dell’ufficio e del ristorante. Un uomo dall’aspetto duro e risoluto, con i capelli un po’ lunghi e la barba corta e molto curata. Paul aveva scelto con cura quel look. Era un’arma di prim’ordine per trasmettere quel senso di potere sui destini altrui da cui si sentiva pervaso. Con Elisabeth la diplomazia non era mai esistita e le apparenze non erano mai state rispettate, nemmeno per il quieto vivere. Entrambi sprigionavano forza e si alimentavano delle scintille prodotte dai loro scontri.

Tuttavia, presentarsi a lei in modo diverso, apparendo quasi innocuo, le avrebbe fatto abbassare per qualche momento le difese. Non sapeva come avrebbe agito né fino a dove avrebbe potuto spingersi, ma voleva averla lì, a pregarlo con tutta la sua abile retorica per convincerlo ad abbracciare la sua causa. Non era per nulla interessato al destino dell’azienda degli Strafford, né a quello dei suoi dipendenti. Voleva solo poter disporre di lei in qualche modo.

Si mosse sulla sedia a quel pensiero, sistemandosi i jeans sotto il telo colorato con cui il barbiere l’aveva avvolto. Guardò le sue ciocche bionde cadervi sopra e si lasciò radere alla perfezione. Quando fissò lo specchio, dopo pochi minuti, incrociò lo sguardo con una versione più giovane di sé stesso, più fresca e disarmante. I capelli erano rasati sulla nuca e sulle tempie, mentre sopra morbide ciuffi gli cadevano con dolenza sulla fronte. Paul si massaggiò le guance morbide e sorrise. Sarebbe stato divertente, come un esperimento sulla psiche femminile e su quella di Elisabeth in particolare. Lei lo aveva già sorpreso più volte in passato. Non gliel’avrebbe più permesso.

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