Generosity (Italian Edition) by Richard Powers

autore:Richard Powers [Powers, Richard]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Literature & Fiction, Foreign Languages, Italian, Contemporary Fiction, Foreign Language Fiction
ISBN: 9788852059230
Amazon: B00QW7DW8M
editore: MONDADORI
pubblicato: 2014-12-08T23:00:00+00:00

Fruga in borsa, trova il telefono e – cosa che non fa mai – riprende la strada prima di far partire la chiamata. Risponde Nicholas. «Ehi» dice lei. «Sono io.» Chiunque sia. «Sto tornando. Fatti restituire i cento dollari da Mister Brillantina. E sta’ a sentire. Dobbiamo fare un’altra puntata su questa cosa. Esatto. Mi leggi nel pensiero. Non credo che sarà tanto difficile accalappiare la ragazza.»

Lo saluta e chiude il cellulare, sentendosi risoluta, decisa e sulla buona strada per una vaga esuberanza.

La nonfiction creativa si riduce a questo: ora la scienza tiene regolarmente conferenze stampa. All’uscita dell’articolo, la Truecyte orchestra i suoi annunci sulla rete di geni che contribuisce a regolare il quoziente cerebrale del benessere. Le poche decine tra scrittori scientifici, fotografi, avvocati e ricercatori in materia di investimenti che si presentano all’evento di Cambridge sanno come comportarsi. Tutti gli attori della rete si sono adeguati dieci anni fa: la genetica è diventata genomica. La scienza ha lasciato da tempo il regno della meraviglia per quello dell’imprenditoria. Ora con proprietà biochimiche ci si riferisce a una nuova proprietà intellettuale. Nessuno mobilita un tale apparato né offre un buffet tanto generoso a meno di non volersi ampiamente rifare, prima o poi.

C’è anche la troupe mobile di “Oltre il limite”, naturalmente. E, casomai la storia ne avesse bisogno, dispongono di quarantacinque minuti di registrazioni video non montate dove si dimostra che Thomas Kurton non è il primo a usare il termine divenuto famigerato all’istante. L’onore appartiene a un geologo sessantacinquenne trasformatosi in giornalista per una delle ultime riviste patinate di divulgazione scientifica non ancora condotte all’estinzione da Internet. Succede verso lo scadere del trentottesimo minuto, dopo che Kurton ha illustrato le diapositive, fatto partire le animazioni e parlato di “una nuova era nella nostra comprensione dei fondamenti dell’emozione”.

Prima c’è la domanda erudita del neofita di un’agenzia d’informazione su come possano essere implicati altri aromi dei geni recettori 5-HT. Un giornalista veterano della radio pubblica chiede della penetrazione: quale percentuale di persone con questi alleli sarà davvero estremamente allegra? Qualcun altro vuole sapere che ruolo giochino nell’espressione di questi geni il micro e il macro ambiente. Kurton fa spallucce e ammette che le domande difficili sono ancora di là da venire.

Poi l’ex geologo nonché giornalista alle soglie della pensione usa il termine che tutti gli altri avrebbero riportato comunque. «Ci state dicendo che avete trovato il gene della felicità?»

«No» dice Kurton, e le telecamere colgono il suo cipiglio dolente. «Niente affatto.»

È come se Gesù ordinasse agli apostoli di smetterla con la storia di Lazzaro.

«Allora cosa state dicendo, per l’esattezza?» Qualcosa nel tono dello scrittore scientifico fa ridere l’intera sala.

Kurton se la prende comoda. «Stiamo dicendo che abbiamo misurato una fortissima correlazione. Le persone con questi raggruppamenti di varianti dei geni chiave avranno molte più probabilità di godere di un quoziente affettivo elevato di chi ne è sprovvisto. A parità di tutto il resto.»

Il resto non è mai pari. Ma prima che qualcuno faccia notare quel piccolo particolare trascurabile, l’eminenza grigia del “Times” chiede se lo studio ha implicazioni cliniche o farmaceutiche.

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