Giochi Di Morte by Alexandra Marinina

Giochi Di Morte by Alexandra Marinina

autore:Alexandra Marinina [Marinina, Alexandra]
Format: epub
pubblicato: 2009-12-05T20:03:41+00:00


«Non ha un bell'aspetto, Anastasjia» notò Denisov, baciandole la mano e avvicinandole la sedia. «Comunque sono molto contento di vederla.»

«Anch'io. La ringrazio di essere venuto subito.»

«Come potevo non farlo se è stata lei a chiedermelo? Cosa beve? Ricordo che le piace il Martini e lo porteranno subito, ma nel frattempo gradisce un succo o dell'acqua?»

«Un succo, per favore. Edward Petrovich, veniamo subito al dunque. È d'accordo?»

«Come vuole. Prima, però, ordiniamo, così non saremo interrotti. Vuole vedere il menu o si fida di me?»

«Mi fido. Conosce bene i miei gusti.»

Arrivò il cameriere, un giovanotto dal tipico aspetto russo che con l'aiuto di un paio di baffi e di un leggero accento si sforzava di fare la parte del georgiano. Denisov ordinò, ma Nastja non riuscì a capire una parola, a parte "caldo", "freddo" e "non piccante".

Quando il cameriere si fu allontanato, Denisov poggiò sul tavolo le mani massicce e guardò Nastja con aria di attesa.

«Adesso possiamo parlare delle nostre faccende. Cosa le è successo, Anastasjia?»

«Ho paura che sia successo qualcosa a lei, benché la cosa riguardi anche me. Ho svolto la mia parte del compito, aiutando Taradin nel migliore dei modi. È riuscito a individuare le persone che la interessano e che attualmente sono fuori Mosca. Tuttavia per qualche motivo Taradin è ancora qui, nonostante non abbia più niente da fare in città. Nello stesso tempo, un certo gruppo di persone si sta impegnando per impedirmi di stabilire dove siano finite le persone ricercate da Taradin.»

«Chi sono? Le conosce?»

«No. Ma ho contatti regolari con loro. Telefonate, regali, biglietti. Qualcuno me li ha aizzati contro, mentre Taradin non viene toccato, o perlomeno non cercano di contattarlo.»

Tacque e allungò una mano verso le sigarette. Denisov attese pazientemente che accendesse la sigaretta. Il silenzio era diventato opprimente.

«Quali sarebbero questi pensieri cupi?» chiese finalmente.

«Che il suo Taradin sia in qualche modo legato a queste persone. Capendo che i canali informativi su quei due individui che sta cercando erano stati chiusi, avrebbe dovuto andarsene immediatamente e tornare da lei per riferirle tutto e valutare insieme il modo di procedere. Invece non l'ha fatto. Se avesse avuto qualche piano e se avesse continuato le ricerche, l'avrebbero fermato, ricorrendo a metodi radicali. Mi creda, conosco i sistemi di questa gente, ho già avuto a che fare con loro e so che uccidere non gli costa nulla. Così mi chiedo tre cose. Perché Taradin non è andato via? Se sta continuando le ricerche, perché non hanno cercato di fermarlo? Se invece l'hanno minacciato, per quale motivo non me l'ha detto?»

«Capisco che ha già delle risposte. Potrei sentirle?»

«Certo, ma non credo che le piaceranno.»

«Pazienza. Allora?»

«Taradin agisce in combutta con queste persone, per questo non lo toccano e per lo stesso motivo è rimasto qui. Ma adesso mi viene in mente una quarta domanda, la più sgradevole. La vuole sentire?»

«Sì.»

«Taradin sta agendo alle sue spalle o esegue i suoi ordini?»

"È tutto" pensò Nastja. "Il peggio è detto. O si chiarirà immediatamente tutto o non arriverò a casa."

Osservò Denisov, cercando di capire cosa stesse pensando, ma il suo viso era impenetrabile.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.