Giuramento di sangue by Patrick Graham

autore:Patrick Graham [Graham, Patrick]
La lingua: ita
Format: epub, mobi, azw3
editore: Editrice Nord
pubblicato: 2010-12-31T16:00:00+00:00

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Il sole è cocente. Il sudore fa brillare i visi. Seduti in cerchio al riparo dei cespugli, i giocatori si studiano di sottecchi. Alcuni hanno arrotolato la maglia e sfoggiano muscoli e tatuaggi. Howard mastica una gomma. Alla sua destra, Peter fuma una sigaretta di sambuco. Collie gli è seduto di fronte.

Il torneo si svolgerà in due giorni, scandito dal ritmo delle pause. I capibanda hanno sguinzagliato i loro uomini peggiori a controllare la zona. Hanno l’ordine di dare l’allarme al mimino movimento.

Al centro, fra i giocatori, c’è già una decina di figurine. Howard ha fissato il buio a tre carte. Qualcuno si è lamentato, così, per pura formalità. È lo stesso Howard a distribuire le carte.

«E chi ci dice che le tue cazzo di carte non sono truccate?» chiede Grady.

«Truccate come? Mi hai preso per un mago?»

«Prima fammele vedere, poi parli.»

«Te lo scordi che vi faccio toccare le mie carte nuove con quelle manacce schifose.»

«E secondo te come giochiamo? Le muoviamo con la telepatia?»

«Si dice telecinesi.»

«Cos’è che hai detto, negro?»

«La telepatia è la capacità di leggere il pensiero», spiega Collie. «Spostare gli oggetti con la sola forza della volontà si chiama telecinesi, sottospecie di stronzo sudista.»

Grady fa per alzarsi, ma una voce riecheggia da dietro i cespugli: «Attenti! I prevosti!»

Howard raccoglie le carte e nasconde la posta in un groviglio di radici. Poi Grady si graffia una guancia sino a farsi sanguinare e Peter dice a Ezzie: «Svelto, colpiscimi».

«Non posso, sei mio amico.»

«Appunto, muoviti.»

Ezzie gli assesta un ceffone abbastanza forte da fargli sanguinare lo zigomo e Peter fa altrettanto, subito imitato dagli altri capibanda. Grady fulmina uno dei suoi che l’ha colpito proprio dove si è graffiato. I prevosti Surgeon e Helliwell sbucano dai cespugli agitando i manganelli. Osservano i capibanda che si sono rimessi a sedere fischiettando.

Helliwell studia i visi tumefatti con sguardo sospettoso. «Che ci fate qui, bastardi? Sento puzza di uccelli menati!»

«Ci stavamo pestando», dice Johnny Pistacchio, il capo dei Tignosi. Si chiama così perché mastica continuamente pistacchi e ne sputa i gusci a terra senza mai mancare il bersaglio. Nessuno sa come faccia a procurarseli, ma ha sempre con sé un pacchetto di pistacchi.

Helliwell gli punta il manganello sotto il mento. «Una scazzottata tra capi, eh?»

«Bravo.»

Helliwell gli dà il manganello dritto in testa e Johnny cade in ginocchio. «Qui dentro c’è un capo solo, coglione! E quello sono io, chiaro?»

Johnny si rialza. Ha le guance rigate di sangue.

Helliwell e Surgeon si scambiano un sorrisetto, poi, prima di andarsene, il primo annuncia: «Fatevela fuori tra voi checche, ma niente colpi alla faccia. Datevele dove non si vede, chiaro?»

«Certo, capo.»

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