Greene Robert - 1981 - Il re della truffa by Greene Robert

Greene Robert - 1981 - Il re della truffa by Greene Robert

autore:Greene Robert [Greene Robert]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, General
ISBN: 9788873399650
Google: BpRkAgAAQBAJ
Amazon: B00HG3RAIE
editore: Sperling & Kupfer
pubblicato: 2014-01-01T23:00:00+00:00


All’inizio di gennaio 1979, un sempre ostinato Weinberg incontrò Rosenberg e Eden presso il loro ufficio di New York e li condusse in auto ad Atlantic City, a un appuntamento con il sindaco Errichetti. Il giorno successivo arrivò McCarthy con l’aereo della Abdul. Con lui c’erano l’agente Ed Woods, il pilota, l’agente Margo Denedy, una veterana della prova in costume al Plaza, l’agente Bruce Brady e un uomo affascinante con gli occhi scuri, il naso aquilino e baffi neri ben curati. Gli agenti furono presentati a Errichetti e Rosenberg come membri del personale della Abdul. Lo sconosciuto, spiegò McCarthy, era Tony DeVito, l’ingegnere edile personale di Abdul.

La squadra aveva prenotato alcune camere all’Holiday Inn, avute gratuitamente grazie all’interessamento del sindaco. Sia Errichetti sia Rosenberg pressavano la Abdul per concedere il prestito a Bob Guccione, in modo che potesse finire di trasformare l’albergo nel casinò Penthouse. Dopo che tutti si furono sistemati, DeVito andò nella camera di Weinberg per una chiacchierata.

Gli spiegò con calma di essere in realtà l’agente dell’FBI Anthony Amoroso. Gli disse di essere nato e cresciuto nel Bronx, proprio come Weinberg. Disse anche di essere amico di Good fin dall’università, quando entrambi avevano lavorato come impiegati estivi nell’ufficio dell’FBI di New York.

Delineò brevemente il suo passato nell’Agenzia, inclusi diversi anni nell’ufficio di Miami come supervisore sul campo contro il crimine organizzato. Ultimamente, disse, lavorava presso il quartier generale dell’Agenzia a Washington sul caso – politicamente delicato – di Robert Vesco, il finanziere fuggito con molti milioni che adesso viveva alle Bahamas.

Amoroso disse che gli era stato chiesto da Good di unirsi a McCarthy come supervisore di Abscam. Avrebbe coordinato tutte le operazioni in Florida e collaborato con McCarthy sull’indagine in New Jersey.

A questo punto Amoroso comunicò la notizia bomba. Disse che l’Agenzia era così colpita dal potenziale di Abscam per scoprire la corruzione a New York, nel New Jersey e in Florida, che aveva assegnato al caso la massima priorità. D’ora in avanti, l’operazione sarebbe stata gestita, tramite Good, dal quartier generale di Washington.

Lo stesso direttore dell’FBI, Webster, ne aveva assunto il comando. Un incontro per la pianificazione di Abscam, che includeva i massimi componenti dell’Agenzia e gli agenti di tutti gli uffici coinvolti, si sarebbe tenuto all’inizio di febbraio a Quantico, in Virginia. Good, riferì Amoroso, sperava di ottenere per l’indagine maggiori stanziamenti di fondi e l’aumento del compenso di Weinberg a 3.000 dollari al mese più le spese.

Weinberg rimase molto impressionato da quello che sentì e vide. Amoroso, che sarebbe apparso insieme a Weinberg su milioni di teleschermi diciotto mesi dopo, in fondo era un tipo in gamba. Dava l’impressione di essere agile come un gatto che muoveva di scatto la coda, sempre pronto a spiccare il balzo. Sembrava un nuovo modello di soldato di Cosa Nostra, parlava un fluente dialetto criminale e indossava abiti belli e costosi.

Un’ora dopo, presso il bar dell’albergo, Weinberg ebbe la prima opportunità di vedere Amoroso in azione. Rosenberg, sempre invadente, si accostò ad Amoroso con precauzione.

«Dove hai studiato ingegneria, Tony?» chiese mellifluo.



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