La letteratura oggi by Unknown

La letteratura oggi by Unknown

autore:Unknown
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2023-05-03T12:00:00+00:00


1.2. Il «doppio mondo» di Murakami fra utopia e distopia.

Murakami stesso ha spiegato in un’intervista che i suoi romanzi si dividono sempre fra due mondi, definiti semplicemente kotchi no sekai e atchi no sekai, il «nostro» mondo e il mondo «altro»17. Un doppio mondo dunque, che implica l’esistenza di una realtà che è quella che tutti conosciamo, e di una dimensione ulteriore dai tratti magici o sovrannaturali, avvertita e accettata come normale, il che in termini di struttura narrativa si traduce spesso in uno sdoppiamento dell’io del protagonista, e/o in racconti che procedono paralleli18.

Una delle possibili chiavi di lettura dei mondi immaginari di Murakami proposte dalla critica è il «realismo magico», che in ambito letterario definisce un filone all’interno del quale gli elementi magici o surreali si inseriscono con naturalezza in un contesto altrimenti realistico. Il termine si afferma parallelamente al boom della letteratura latino-americana, iniziato nel 1967 con la pubblicazione di Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, considerato di fatto il testo seminale di questa corrente. Caratteristica è la semplicità con cui i personaggi accettano la logica dell’elemento magico, che non solo non viene spiegato ma nemmeno messo in dubbio, un tratto che, insieme alla ricchezza eccezionale di dettagli sensoriali e alla presenza di frequenti distorsioni temporali, ritroviamo anche nelle opere di Murakami. Tuttavia, il realismo magico, come frutto della cultura latino-americana, affonda le radici in qualcosa che in Giappone non ha riscontro: un’istanza politica di denuncia. Per questo Napier preferisce leggere i romanzi di Murakami sulla base delle nozioni di utopia e distopia, delle quali l’autore si servirebbe per affrontare temi che non escludono l’impegno sociale o politico, ma che sono molto lontani dalle dinamiche connesse ai processi di decolonizzazione in America Latina. Attraverso i suoi mondi immaginari incredibilmente vividi, popolati da fantasmi e sogni, Murakami racconta il Giappone contemporaneo, e soprattutto il senso di perdita che accompagna la generazione di quanti hanno creduto negli ideali del ’68, uscendone sconfitti. E proprio questo aspetto della sua letteratura, legato piú all’esperienza personale che non all’elaborazione ideologica, rende problematico il suo inquadramento anche nel cosiddetto postmoderno19.

Il primo romanzo a realizzare felicemente l’idea dell’esistenza di un doppio mondo è Nel segno della pecora, dove la dimensione altra risulta connotata in termini fortemente distopici, come una sorta di zona d’ombra popolata di losche figure in qualche modo capaci di esercitare un sinistro potere sulla politica e sull’economia del mondo reale. Questo è ciò che il protagonista scopre nel corso della sua ricerca di un essere magico o fantastico, l’uomo-pecora. Una ricerca che lo porterà al disvelamento di episodi poco conosciuti della storia del paese, che danno vita a racconti paralleli come quello relativo alla colonizzazione dell’Hokkaido e soprattutto lo conducono alla scoperta di sé. Perché il tema di fondo, ulteriormente sviluppato nel successivo La fine del mondo e il paese delle meraviglie, è la ricerca dell’identità. Qui ci troviamo di fronte a due narrazioni, distinte eppure interconnesse, e a due diversi mondi, rispettivamente il «paese delle meraviglie» e la «fine del mondo» del titolo.



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