I cannoni di agosto by Barbara W. Tuchman

autore:Barbara W. Tuchman
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza

A dettare al Gqg l’ordine n. 13 era stata la sua ferma risoluzione di attuare il «Piano 17» in cui era riposta ogni sua speranza di strappare la vittoria con la «battaglia decisiva». Nell’agosto 1914, quando la guerra era appena cominciata, era ancora largamente diffusa l’idea che le si potesse mettere fine rapidamente con una battaglia decisiva. Il Gqg era fermamente convinto che, per quanto fosse stata forte l’ala destra germanica, un’offensiva sferrata dai francesi contro il centro germanico sarebbe riuscita a isolarla e ad annientarla. La sera del 18 Messimy, «angustiato» dall’idea del fronte sotto la Sambre cosí debolmente difeso, telefonò a Joffre ma si sentí rispondere che il generalissimo dormiva. Il timore che gli incuteva Joffre fu piú forte della sua angoscia e Messimy convenne che era meglio non svegliarlo. Berthelot gli disse per consolarlo: «Se i tedeschi saranno tanto imprudenti da condurre una manovra d’accerchiamento attraverso il Belgio settentrionale, tanto di guadagnato per noi! Piú soldati hanno nell’ala destra, piú facile sarà per noi sfondare il loro centro»43.

Quel giorno l’ala destra germanica stava appunto compiendo il suo movimento circolare attraverso il Belgio con l’armata di Kluck dalla parte esterna, che avanzava su Bruxelles, Bülow al centro, che avanzava su Namur, e Hausen che dalla parte interna avanzava su Dinant. Namur, presidiata dalla 4a divisione e da un certo numero di effettivi di guarnigione, continuava anche dopo ciò che era successo a Liegi a essere generalmente considerata imprendibile. Anche quelli che avevano presente il precedente di Liegi ritenevano che Namur avrebbe per lo meno tenuto duro quel tanto da permettere a Lanrezac di attraversare la Sambre, prendere contatto coi difensori di Namur e agganciare le sue forze al perimetro di quella cerchia di forti. Ma il comandante Duruy, ex addetto militare a Bruxelles, che era stato mandato a Namur come ufficiale di collegamento, il 19 agosto riferí a Lanrezac che a suo parere la fortezza non avrebbe potuto resistere a lungo. Tagliati fuori dal resto dell’esercito i suoi difensori erano giú di morale ed erano a corto di munizioni. Benché il punto di vista di Duruy trovasse molti oppositori, il suo pessimismo non diminuí affatto44.

Il 18 agosto le avanguardie di Kluck raggiunsero la Gette e qui scoprirono di essere state giocate dall’esercito belga. Distruggerlo era il compito di Kluck, ed egli aveva sperato di poterlo eseguire insinuandosi tra l’esercito belga e Anversa accerchiando l’esercito prima che riparasse nella sua base. Non era piú in tempo. La ritirata ordinata da re Alberto aveva salvato il suo esercito dalla distruzione, e gli permise di costituire una minaccia alle spalle di Kluck quando questi si volse a sud per marciare su Parigi. Il generale von Kluck fu costretto a riferire all’Ohl: «Sono sempre riusciti a sfuggirci, col risultato che non siamo riusciti a battere definitivamente il loro esercito e neppure a cacciarlo da Anversa»45.

Di lí a poco egli avrebbe dovuto compiere la sua sterzata verso sud non solo coi belgi alle spalle ma avendo di fronte un nuovo nemico, l’esercito inglese.

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