I Corpi di Mavra by Jack Chalker

autore:Jack Chalker [Chalker, Jack]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-06-28T16:00:00+00:00

Vicino alla frontiera Teliagin-Kromm, crepuscolo

Una figura minuscola si mosse silenziosamente lungo il fianco della montagna e fu subito raggiunta da una seconda, poi da una terza. Altre si avvicinarono librando su ali silenziose.

— Eccoli — sussurrò una, indicando il carretto dei pastori dov'erano in trappola Mavra Chang, Renard e Nikki Zinder.

— È incredibile che siano arrivati sin qua — commentò un'altra.

La prima, evidentemente il capo, annuì. Diversamente dai ciclopi, le loro,capacità visive notturne erano decisamente notevoli. Sebbene ci vedessero anche con la luce del giorno, seppure non benissimo, in linea di massima si trovavano molto più facilitate di notte. In quel momento la scena che si presentava ai loro occhi era assolutamente nitida in tutti i particolari.

Una spostò lo sguardo verso il punto in cui i due ciclopi stavano dormendo, russando sonoramente.

— Sono proprio enormi, non vi pare? — disse sottovoce.

Il capo annuì. — Dovremo pungerli, e presto. Almeno due per ognuno, di più se possibile. Non credo che, per motivi di sicurezza sia opportuno economizzare sul veleno.

— Il veleno funzionerà? — domandò una di quelle strane creature.

— Funzionerà — rispose il capo in tono fiducioso. — Ho dato una controllata prima di partire.

— Vorrei che qui funzionassero le armi — s'intestardì l'altra nel suo scetticismo. — È pur sempre rischioso.

Il capo sospirò. — Sai che questo è un esagono non tecnologico. I modelli a polvere nera potrebbero funzionare, ma non abbiamo il tempo di far razzia nei musei e nelle collezioni private. — Seguì una pausa, come se il capo avesse deciso che era meglio agire. I soldati si dimostrano sempre migliori in azione che nell'attesa della medesima.

— Jebbi, Tasala e Miry, voi occupatevi del più grosso. Sadi, Nanigu e io penseremo all'altra. Vistaru, tu prendi Bahage e Asmaro con te e vedi che cosa puoi fare per i prigionieri. Gli altri resteranno a disposizione. In caso di bisogno, intervenite subito.

Seguì un assenso globale. Le creature sul fianco della montagna si librarono elegantemente in aria e le squadriglie si divisero per le rispettive missioni.

Mavra Chang stava dormendo. Si era arrampicata fino alla grata un centinaio di volte e altrettante era quasi caduta rovinosamente poiché perdeva l'appiglio prima che riuscisse a spostare quel dannato aggeggio. Aveva indotto al sonno i suoi due compagni affinché smettessero di lamentarsi e poi aveva finito con l'addormentarsi anche lei.

All'improvviso sentì un rumore, come se una massa decisamente pesante fosse caduta sopra la grata. Il rumore la svegliò e, per un breve attimo, rimase in uno stato confusionale. Poi, all'improvviso, si ricordò dov'era e alzò lo sguardo. In effetti sulla grata c'era qualcosa di grosso, ma il reticolato rendeva impossibile appurare di cosa si trattasse.

— Ehi, mi senti, mi senti? — sussurrò una voce dal timbro strano, con un accento esotico, sensualmente femminile.

— Ti sento — rispose Mavra Chang mentre nel suo cuore si riaccendeva la speranza.

— Stiamo facendo addormentare quei mostri — le disse la creatura. — Preparati a venir fuori.

Mavra aguzzò la vista, cercando di vedere l'aspetto di chi stava arrivando in suo soccorso, ma era impossibile vedere alcunché, se non una macchia di luce stagliata contro il buio.

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