I desideri del cuore (I Romanzi Oro) (Italian Edition) by Mary Balogh

autore:Mary Balogh [Balogh, Mary]
La lingua: ita
Format: azw3
ISBN: 9788852046599
editore: MONDADORI
pubblicato: 2014-02-01T00:00:00+00:00

19

Appena sveglio, Ashley guardò dalla finestra il parco e il fiume. La strada lontana era un nastro chiaro. Gli uccellini, nascosti fra le foglie degli alberi, cantavano in coro.

Si sentiva più calmo a quell’ora del mattino. Gli pareva quasi di amare la sua nuova casa. Poche porte più in là Luke e Anna stavano certamente dormendo.

La sera prima era entrato ancora una volta nelle stanze di Alice, e vi era rimasto a lungo, senza toccare nulla, respirando la sua presenza, le più lievi tracce del suo profumo. Doveva decidersi a far portare via tutto. Un giorno avrebbe pur dovuto perdonarsi, come aveva detto Luke, e come gli aveva detto il suo amico Roderick Cunningham prima che partisse dall’India. Ma Luke non sapeva tutta la storia. Non sapeva che lui aveva odiato sua moglie, l’aveva odiata e compatita, e aveva desiderato centinaia di volte la sua morte. Luke non sapeva neppure che in quella notte fatale lui non era stato a una riunione d’affari, ma nel letto di un’altra donna. E non poteva sapere che al dolore terribile per la perdita del bambino si era unito un vile sollievo, al pensiero di non avere come erede un figlio non suo. Sapeva anche chi era, il padre. Un prestante capitano dai capelli rossi che aveva lasciato l’India molto prima della nascita del bimbo.

Non aveva ancora preso una decisione definitiva riguardo a quelle stanze, ma gli pareva che forse un giorno sarebbe potuto tornare a vivere. “Ora capisco di aver frainteso la vera natura del vostro interessamento per la signorina” gli aveva detto sir Henry Verney quasi una settimana prima, e quelle parole gli erano tornate alla mente più volte. Da allora aveva accettato il fatto innegabile che Emmy fosse una donna. Non era più una bambina.

Sorrise all’improvviso e si sporse, appoggiando le mani sul davanzale. Avrebbe dovuto immaginarselo. E in realtà capì di esserselo aspettato, di aver atteso quel momento. Lei era uscita dalla casa e stava correndo verso il fiume. Il sole si era appena alzato. L’unica nota stonata era il vestito, lo stesso che aveva indossato a Londra per la passeggiata nel parco. Portava anche un cappello, graziosamente inclinato in avanti sulla cuffietta di pizzo.

Ashley corse a vestirsi.

La trovò sul sentiero lungo il fiume. Stava guardando un’anatra seguita da una fila di anatroccoli che ballonzolavano sulla superficie dell’acqua. Sorrideva. Il suo sorriso non si spense quando lo vide avvicinarsi. Indicò gli uccelli. “Che bello” gli disse, con un gesto appassionato della mano.

Lui aveva paura di turbare la sua solitudine. Eppure no, non sembrava infastidita. E malgrado il vestito elegante e il cappello alla moda, che la rendeva deliziosa, sembrava essere tornata la Emmy di un tempo. Il suo sorriso non aveva l’allegria forzata che l’aveva raggelato ai Vauxhall Gardens.

— Sì — le disse, con i gesti oltre che con la voce. — Te l’avevo detto che ti sarebbe piaciuto, Emmy. E non hai ancora visto tutto.

Sarebbe apparsa altrettanto felice se si fossero sposati, se lei avesse ceduto alla tirannia delle convenzioni? Ormai sarebbero stati sposi da più di un mese.

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