I due hotel Francfort by David Leavitt

autore:David Leavitt [Leavitt,David]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2023-11-07T00:00:00+00:00

14

«Immagino tu sia sorpreso di trovarmi qui.»

«Non quanto potresti pensare.»

«Be’, non devi preoccuparti, non mi fermerò a lungo. Edward ti raggiungerà appena sarò uscita.»

«Lui sa che sei qui?»

«Io e mio marito non abbiamo segreti tra noi. Siediti, per favore. Quel che ho da dire non richiederà più di qualche minuto.»

Mi sedetti. «In realtà, sono contento che tu sia qui» dissi. «Mi dà la possibilità di chiederti cosa diavolo pensavi di fare, convincendo Julia a lasciare una caparra per quella casa.»

«Convincerla, io? Non ho fatto niente del genere.»

«Però non l’hai scoraggiata.»

«Perché avrei dovuto? Non c’è ragione per cui non dovrebbe restare in Portogallo, se le va.»

«Al contrario, ci sono ottime ragioni. Non è sicuro.»

«Quale posto lo è? Un sacco di gente ha fatto un sacco di supposizioni negli ultimi anni, e guarda com’è finita.»

«Però voi non restate.»

«Sono sicura che capirai, caro il mio Mr Winters, quando dico che non è nel mio interesse – o in quello di Julia – che tu e mio marito rimaniate nello stesso continente.»

«Capisco. Quindi sei perfettamente disposta a dare Julia in pasto ai lupi…»

«Come osi accusare me di dare Julia in pasto ai lupi, quando sei tu che stai facendo la cosa che la ucciderà di sicuro? Dovrei essere più esplicita? Bene, lo farò. Tu, caro Mr Winters, stai avendo una relazione sessuale con Edward. Io posso sopportarlo. Julia non potrebbe.»

«E perché dovrebbe scoprirlo?»

«Esattamente. Lei non deve scoprirlo. In nessun caso. Naturalmente, ci sarebbero meno rischi se voi rimaneste in Portogallo. Ma tu hai pensato bene di escludere questa possibilità, e adesso sembra che nel giro di una settimana noi quattro ci imbarcheremo per New York. Non sarà fantastico? Senza dubbio ceneremo insieme ogni sera. E dopo cena, ogni sera, tu e Edward ve la squaglierete e… con quale scusa ci accorderemo tutti quanti? A fumare un sigaro? Quel vecchio rituale di signori e signore che si separano per un po’? O preferisci i pomeriggi? L’ora del tè?»

«Per favore! Non alzare la voce.»

«Come, hai paura che la gente senta? Bene. Dovresti averne.»

Si girò dall’altra parte e accese una sigaretta. Le tremavano le mani. C’era qualcosa di splendido in lei, splendido e aristocratico e sgraziato, con quella schiena curva e i capelli in disordine e il lungo collo bianco pronto per la ghigliottina.

«So cosa stai pensando» disse. «Stai pensando che ti proibirò di vedere Edward. Ebbene, non lo farò. Non sono stupida. Conosco i miei limiti. Ti farò invece quella che mi sembra una proposta ragionevole. Potrai fare quello che vuoi con Edward, e io guarderò dall’altra parte… fintantoché Julia rimarrà all’oscuro di tutto.»

«Come mai all’improvviso ti preoccupi tanto per Julia?»

«Perché è vulnerabile.»

«E tu no?»

Sbatté le palpebre. «Forse sarà uno shock per te, ma io conosco mio marito meglio di chiunque altro al mondo. Credimi, niente di tutto questo è una sorpresa per me.»

«Ti riferisci, suppongo, al vostro accordo…»

«È così che lo chiama lui? Divertente.» Si sporse attraverso il tavolo fino a essere così vicina che potevo percepire il suo profumo, il profumo che Julia aveva portato nella nostra stanza d’albergo la sera prima.

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