I giganti della Terra by Gordon R. Dickson

autore:Gordon R. Dickson
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Arnoldo Mondadori Editore
pubblicato: 1997-05-10T16:00:00+00:00

Lui e Maria giunsero a Milano cinque ore più tardi. Il trasferimento dalle loro due stanze alla navetta che li aspettava già sul tetto della Casa delle Armi e l'arrivo all'aeroporto di Milano erano stati talmente veloci che solo mentre lasciavano il terminal Shane ebbe il tempo di domandarsi se potesse telefonare a Peter a Londra, per chiedergli come mettersi in contatto coi membri della resistenza di Milano.

— Ma non ce n'è bisogno — rispose Maria, quando lui le espose il problema. Erano sul taxi che li avrebbe portati in città. — Li posso contattare io.

Lui si sentì molto stupido. Il fatto che Maria potesse rintracciare i suoi compagni era talmente ovvio che non se n'era reso conto.

— Potrebbero essersi spostati. Tu manchi da qui da un po'.

— Riuscirò a trovarli — disse lei. — È la mia città.

Ed era vero. Dopo che si furono sistemati in un hotel, Maria uscì, vestita da pellegrino, e tornò nel giro di mezz'ora.

— Ho parlato con Georges — disse. — Tu continui a non piacergli, ma collaborerà. Non mi hai detto quando lo potremmo incontrare. Siamo d'accordo che gli telefonerò.

— Non lo saprò finché non mi sarò presentato da Laa Ehon — disse Shane. — Dovrei farlo immediatamente, ma è notte. Quindi posso aspettare fino a domattina. Dovrai venire anche tu.

— Da lui? — Maria tremò. Senza dubbio stava ricordando quel che le aveva raccontato Shane: Laa Ehon che la scrutava dall'altro lato del vetro unidirezionale. Non aveva mai dimenticato le ore di prigionia al quartier generale di Milano, la possibilità di essere interrogata e quasi certamente destinata a morire.

— Forse non da Laa Ehon in persona. Potrebbe preferire vedermi da solo. Ma di certo incontrerai gli ufficiali aalaag più giovani. Sarà un'occasione per fare pratica della lingua — aggiunse lui. — Laa Ehon potrebbe avere ordini per me, anche se non credo che questa volta mi considererà messo a sua disposizione da Lyt Ahn. Dopo avere visto Laa Ehon saprò quando potremo incontrarci con Marrotta. Però intanto devo fare arrivare Peter qui a Milano il più in fretta possibile.

— Non posso chiederti perché, vero?

— No. — Shane sospirò. — Potrei dirti tante cose che faciliterebbero la vita a tutti e due, ma sarà meglio non correre rischi. Puoi trovarmi un telefono all'esterno dell'hotel a quest'ora?

Uscirono. Maria lo portò in un panificio. Nel retro illuminato a giorno, i fornai stavano preparando il pane. Evidentemente Maria conosceva qualcuno di importante: dopo una sua veloce chiacchierata con un uomo, Shane venne accompagnato in un piccolo ufficio con un telefono.

— Naturalmente dovremo pagare la telefonata — disse Maria.

— Gliela pagheremo il triplo. Non c'è problema.

Shane cominciò a parlare in italiano col centralinista. Dopo un'attesa non proprio breve sentì uno squillo. Passò un certo tempo prima che qualcuno rispondesse.

— Smith and Smith, Exporters — disse una voce maschile. — Siamo chiusi.

— Voglio parlare col signor Smith. Il vecchio signor Smith — ribatté Shane.

Ci fu una lunga pausa all'altro capo della linea, tanto lunga che Shane cominciò a chiedersi se l'uomo che aveva risposto conoscesse o no il codice che lui e Peter avevano stabilito.

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