icerbox Gardini Lacuna by Unknown

autore:Unknown
Format: epub

La soluzione finale dell’enigma comporta la dissoluzione dei suoi contenuti in un ordine diverso: quello della storia, cioè del racconto temporale. L’enigma è negazione del tempo e della sintassi, perché l’ossimoro che lo costituisce disinnesca d’emblée qualunque principio di narrazione. È impulso iniziale perennemente iterato che impedisce all’origine di allontanarsi dalla sua condizione di sempre incipiente atemporalità. Come ha detto Seneca del suo Edipo, rendendo esplicito quello che è implicito nel testo sofocleo: «turpis maternos iterum revolutus in ortus» (v. 238)9. Il senso dell’enigma è tutto in quell’avverbio iterum: in quella «rivoluzione» che risulta «iterazione» all’infinito. La tragedia di Edipo – l’adulto «che ritorna vergognosamente nel ventre della madre» – denuncia l’orrorosità della vita che non coincide con lo sviluppo storico. È la cessazione del mito – ovvero dell’«ἀφανές», l’oscurità in quanto mancanza di visibilità – e l’inizio di un tempo tutto umano, quello del «φαίνειν», del fenomeno, in cui quell’«ἀφανές», che per l’Edipo di Sofocle è tutt’uno col passato, è reso manifesto10. Si passa dall’a priori di un codice mitico all’a posteriori di una cultura storica in cui anche la vita del singolo uomo è il risultato di una ricerca, non piú una condizione primeva. Edipo è l’opposto di Achille. Entrambi sembrano avere un destino. Edipo, in verità, ha una storia. La sua identità non è data, ma acquisita, conquistata, ricostruita (ricordiamo che nel discorso di Tiresia il dato di partenza è la disidentità di Edipo). Al verso 1068 leggiamo: «Giocasta, possa tu non sapere mai chi sei!» L’Edipo re è, appunto, la tragedia dell’identità; e l’enigma su cui si regge la vicenda si dimostra infine una disperata difesa dell’identico a priori. Ma il passato, una volta scoperto, non fa che trasformare il presente.

Il testo stesso, preso negli ingranaggi della riscoperta storica, è soggetto a una continua riscrittura – diversamente da quanto fa l’enigma, che è fisso e non è soggetto al divenire – per diligente raccolta e interpretazione degli indizi via via raccolti11. Il testo, è vero, abbonda di termini semanticamente connessi con l’inchiesta (ἴχνος, v. 109; σύμβολον, v. 221; ζήτημα, v. 278; σημεῖα, v. 1059) e tutta la vicenda è un’indagine poliziesca (che prende avvio al v. 110), oltre che un romanzo giuridico, con tanto di crimine, di istruttoria, di testimonianze e di processo12.

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