icerbox Jakob straniere by Unknown

autore:Unknown
Format: epub

La disciplina principe: il test dello specchio

Gli animali hanno un Io?

È impossibile rispondere a questa domanda. Siamo in grado di andare sulla luna, di inserire forbici genetiche nel corpo umano e di eseguire trapianti di cuore, ma siamo costretti a darci per vinti di fronte a una tale questione, poiché nemmeno per la nostra stessa specie sappiamo ancora dire con esattezza di cosa stiamo davvero parlando quando diciamo “Io”. Non sono pochi gli psicologi e i neuroscienziati che sono del parere che l’Io sia solamente un’illusione; per esempio, lo psicologo britannico Bruce Hood, autore dell’opera The Self Illusion (“L’illusione del Sé”), è convinto che il nostro Io non sia nient’altro che una costruzione artificiosa del cervello, un racconto che rende plausibili le nostre azioni. O, ancora, il neuroscienziato americano Michael Gazzaniga non crede al libero arbitrio umano ed è invece del parere che esistano processi neurologici nel cervello che stimolano un’attività ancor prima che il conscio ne sia consapevole. Pertanto, possiamo mettere da parte per un attimo la domanda sull’Io degli animali e concentrarci, invece, su cosa succede quando un animale si guarda allo specchio. Vede un suo simile che gli è però sconosciuto? O riconosce se stesso?

Nel 1970 il biopsicologo americano Gordon G. Gallup ha ideato il cosiddetto test dello specchio, volto a verificare se gli animali sono in grado di riconoscersi allo specchio. Se ne fossero in grado, verrebbe attribuita loro la facoltà dell’autoconsapevolezza, altrimenti no ed è proprio qui che la questione si fa spinosa, non per ultimo perché il test traccia un confine molto netto tra le specie che hanno questa abilità e quelle che non ce l’hanno, nonostante sia chiaro a tutti che l’evoluzione ha più e più volte dato prova che, in realtà, non esiste mai una linea di demarcazione così chiara.

Il biopsicologo di Bochum Onur Güntürkün è uno dei pochissimi ricercatori ad aver provato che anche un uccello può superare il test dello specchio e c’è riuscito non con i suoi piccioni, ma con due gazze. Nonostante il successo, tuttavia, Güntürkün guarda al test con sospetto, perché ha l’impressione di perdere molti aspetti essenziali, sebbene non sia ben chiaro a cosa si riferisca.

Cosa succede nel test? Agli animali viene posto un segno colorato sulla testa o sul petto senza che se ne accorgano, poi vengono posti davanti a uno specchio per osservarne la reazione. Oramai c’è una serie di animali che ha “superato” questo test, ossia che ha reagito come l’uomo si sarebbe immaginato per qualcuno dotato di autoconsapevolezza. Uno sguardo nello specchio dovrebbe dire all’animale: “Ehi, questo sono io” e, in secondo luogo, “Ho qualcosa sul petto che non dovrebbe essere lì”. Dopodiché, l’animale dovrebbe tentare di togliersi la macchia toccando se stesso, non lo specchio.

In effetti, alcuni animali si sono comportati proprio così: soprattutto gli ominidi (bonobo, orangotango e scimpanzé) ma anche orche e delfini e addirittura un singolo esemplare di elefante asiatico… oltre a due gazze a Bochum di nome Gerti e Goldie e, infine, una nocciolaia di Clark.

Nella lista mancano, invece, il genio, il pappagallo cenerino Alex, e i gorilla.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.