Il cavaliere e la morte (Gli Adelphi) (Italian Edition) by Leonardo Sciascia

autore:Leonardo Sciascia [Sciascia, Leonardo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788845975622
editore: Adelphi
pubblicato: 2014-09-30T22:00:00+00:00

Rientrò che tutto il palazzo ronzava come un alveare impazzito. Un figlio dell’ottantanove era stato preso, mentre telefonava. Uno di quei casi che assurgono all’inverosimile. Un sordomuto, seduto su una panchina in un giardinetto pubblico di periferia, aveva davanti, a tre o a quattro metri, una cabina telefonica: e dentro c’era un giovane che, facendo dei mezzi giri su se stesso, nervosamente, parlava. Per chiunque sarebbe stato come guardare un pesce in un acquario, ma non per un sordomuto adusato a cogliere il muto affiorare alle labbra delle parole. Nelle labbra del giovane che telefonava lesse perciò una diecina di volte figli dell’ottantanove e più volte le parole rivoluzione e virtù. Aveva, il sordomuto, in mano un giornale che appunto parlava dei figli dell’ottantanove; e in tasca una di quelle penne di grosso segno, d’inchiostro vermiglio. Sul giornale scrisse «figlio dell’ottantanove, cabina telefonica»; e si mosse in cerca di una guardia. Ne trovò una di città, un vigile urbano: che gli pendeva sì dal fianco una pistola, ma era quanto di meno idoneo ci fosse a quell’operazione. Il vigile si spaventò, infatti, nel leggere quella scritta; tentò di non prenderla sul serio, di scherzarci su, di congedare con un buffetto alla guancia il sordomuto: ma costui insistendo con gesti concitati e drammatici, il vigile si lasciò guidare alla cabina.

Il giovane era ancora dentro e ancora parlava: stava riassumendo, a beneficio del telefonista di un giornale, debitamente istruito a dar corda a telefonate simili, un capitolo della Rivoluzione francese di Mathiez che aveva appena letto. Poiché, a sua memoria, non era mai accaduto che la polizia riuscisse a prendere, per quanto lunga fosse la telefonata, uno che telefonasse a consumazione dei reati di terrorismo o sequestro di persona, si sentiva, benché nervosamente, al sicuro. Il vigile aspettò, dietro un tronco di magnolia, che finisse la telefonata; poi gli andò silenziosamente alle spalle, appoggiandogli fortemente, a fargliela inequivocabilmente sentire sul filo delle reni, la pistola: cui, per fortuna del figlio dell’ottantanove e sua, aveva dimenticato di togliere la sicura. E così, seguito dal sordomuto, lo condusse al posto di polizia più vicino; che non era però tanto vicino, sicché alla folla che andava formandosi dietro – un corteo prima di arrivare a destinazione – più volte fu costretto a dichiarare che si trattava di un presunto figlio dell’ottantanove; mai dimenticando, secondo diritto, il presunto: che come ognun sa è invece sinonimo, nel corrente linguaggio giornalistico, di colpevolezza certa. Al che ad un certo punto, dal vociare della folla dietro, gli avvenne di sudar freddo per la paura che si volesse far giustizia svelta contro la lenta giustizia, e magari facendo uscir malconcio anche lui, costretto a difendere la lenta giustizia.

Come dio volle, arrivarono al posto di polizia: dove tutti e tre, figlio dell’ottantanove, vigile e sordomuto, furono caricati su un furgone: e via alla centrale.

Ora il giovane era nell’ufficio del Capo. Aveva tentato di negare il contenuto di quella telefonata: ma il sordomuto stava lì, implacabilmente disposto a scriverne il testo, se pure con qualche lacuna.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.