Il cielo non ha catene (Italian Edition) by Ruta Sepetys

autore:Ruta Sepetys [Sepetys, Ruta]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788811007616
editore: Garzanti
pubblicato: 2022-06-13T22:00:00+00:00

46.

Patruzeci și șase

Dolore. Rabbia. Una distesa vuota che prende forma come un’entità separata che vive dentro di te. Scava, mette radici e dimora lì. E, in qualche modo, sai che anche se si riversasse fuori, non ci sarebbe sollievo. Se se ne andrà, non rimarranno che resti carbonizzati, come l’interno di una casa bruciata dal fuoco.

Cosa avevo fatto di male?

Ero in qualche modo responsabile? Avrei potuto proteggerlo?

Cercai delle risposte.

Per tre giorni, Bunu rimase in una spoglia bara di legno sul tavolo da pranzo nel nostro salotto. Avevamo messo la tradizionale candela accesa vicino alla sua testa, per aiutarlo a trovare la strada. Teli neri erano appesi sopra gli specchi e le superfici lucide di casa perché lo spirito di Bunu non si perdesse né s’impigliasse in un riflesso. Le porte rimasero aperte per permettergli di uscire a suo piacimento.

Avevo uno specchietto nel mio sgabuzzino. Non lo coprii, sperando egoisticamente di catturare Bunu e tenerlo lì con me.

Mentre il regime ci incastrava e ci allontanava, la morte univa i romeni. I vicini sistemarono alcune sedie lungo il corridoio del terzo piano del nostro palazzo. Raccolsero tutti i cibi e le bevande che potevano condividere. Le Vedette si aggiravano, avvolte nei tradizionali veli e foulard scuri, nascondendo segreti e facce cascanti.

Anche se non avevo alcuna voglia di socializzare, volevo stare vicino a Bunu. Speravo che la vicinanza portasse chiarezza.

Quanti agenti erano venuti a casa nostra? Quanti erano coinvolti nella sua morte? Mani-a-pala era uno di loro? Bunu sapeva che stavano arrivando?

Rimasi seduto accanto a lui quella notte, continuando mentalmente la mia parte delle nostre conversazioni.

Sono diventato un informatore per procurarti le medicine. Cosa succederà ora, Bunu?

Darò il mio quaderno al diplomatico americano. Come posso descrivere quello che ti hanno fatto?

Non è stato Dan a mettere il dollaro nel nostro album di francobolli. Allora chi è stato?

E naturalmente condividevo con lui le battute.

Bunu, perché il regime romeno sopravvivrà alla fine del mondo? Perché il nostro paese è indietro di cinquant’anni rispetto a tutti gli altri!

Lui mi sentiva. Ne ero certo. Bunu stava vegliando sul resto della nostra famiglia?

Il dolore aveva fatto impallidire Cici rendendola quasi irriconoscibile. Non riusciva a parlare. Non riusciva a guardare Bunu. Mentre i vicini entravano alla spicciolata a casa nostra, Cici rimaneva in disparte, accanto alla sua macchina da cucire. Il compagno di scacchi di Bunu, l’anziano signore in coda quel mattino, si presentò il secondo pomeriggio.

«Il messaggio che mi ha dato per Bunu», gli dissi. «Cosa significava?»

Unì le dita, riflettendo. «Sai una cosa? Vorrei prendere un po’ d’aria fresca. Usciamo», disse.

Lo seguii giù per le scale. Oltrepassammo la grande croce all’ingresso e ci dirigemmo verso il marciapiede. Tirò fuori dalla tasca un mozzicone di sigaretta e lo accese mentre camminavamo.

«Tuo nonno era un uomo meraviglioso. Intelligente, energico, con un grande senso della giustizia. Ma i suoi pensieri e le sue idee... lo hanno fatto etichettare come dissidente. Tu lo sai cosa vuol dire, no?»

Dissidente.

Un contestatore. Un oppositore. Qualcuno che criticava la politica del regime.

«Bunu teneva i suoi pensieri in famiglia.

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