Il cielo sceso in terra by Jacques Le Goff

Il cielo sceso in terra by Jacques Le Goff

autore:Jacques Le Goff [Goff, Jacques Le]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2023-04-15T00:00:00+00:00


La civiltà del libro

Prolungando la rinascita del XII secolo, il XIII secolo assicurò una crescita decisiva al libro. Quest’ultimo aveva conosciuto un primo sviluppo tra il IV e il VII secolo, quando il codex aveva preso il posto del volumen dell’Antichità, rotolo relativamente difficile da consultare. Il codex introduceva la rivoluzione della pagina in un manoscritto che era facilmente consultabile anche perché, a parte i libri liturgici, era spesso di dimensioni modeste e quindi trasportabile. La diffusione del libro codex fu frenata da due fattori. Il primo fu d’ordine sociale e intellettuale. Il numero delle persone in grado di leggere era limitato infatti ai monaci formati nei conventi e che disponevano delle uniche biblioteche dell’epoca, quelle degli scriptoria monastici. Il secondo non fu meno limitante. Il libro codex manoscritto era fatto di pergamena. Il numero delle pelli di vitello, o più spesso di pecora, necessari alla confezione di un libro era molto elevato, e di conseguenza i libri erano molto cari. La domanda di libri aumentò in seguito alla crescita delle scuole urbane e soprattutto delle università.

Ivan Illich ha scritto: «Verso il 1140, nella civiltà del libro, si chiude la pagina monastica e si apre la pagina scolastica». Il grande iniziatore di questa nuova arte di leggere fu il teologo del convento suburbano di San Vittore a Parigi, Ugo di San Vittore. Nel XIII secolo furono definitivamente messe a punto le novità materiali e tecniche che definirono il nuovo volto del libro e il nuovo modo di utilizzarlo. Fu migliorata la punteggiatura, furono inseriti nel manoscritto titoli e rubriche, i libri furono divisi in capitoli, fu aggiunto un indice analitico organizzato in ordine alfabetico. Più ancora, fu una vera e propria rivoluzione l’abbandono della lettura ad alta voce, tranne nel caso di un uditorio scelto, a favore della lettura individuale silenziosa. Era nata un’Europa dell’individuo che legge. Oltre allo sviluppo delle scuole e delle università, gli ambiti in cui il libro era utilizzato furono moltiplicati dalla comparsa di nuovi mestieri specializzati nella pratica della scrittura, come i giuristi, e dai progressi dell’alfabetizzazione tra nobili, mercanti e artigiani. Come ha detto Daniel Baloup, «il libro diventa uno strumento di studi profani, di lavoro, di piacere e di devozione privata». Accanto alla forma evolvono e si diversificano anche i contenuti del libro, che si apre agli interessi e ai gusti dei lettori ammettendo anche le lingue volgari. L’impaginazione dei testi universitari si distingue per l’importanza dei margini in grado di accogliere commenti. Si moltiplicarono i mestieri legati al libro, in particolare nel mondo delle università. Nasce il libraio. C’è sempre più bisogno di produttori di pergamene, di copisti, di rilegatori. Il limite delle pergamene che erano care verrà meno solo lentamente e sarà superato con l’introduzione della carta, che si imporrà solo nel XV secolo, ad un prezzo di 13 volte inferiore.

Un’altra novità tecnica riguardante il libro comparve e si sviluppò nel XIII secolo: la tecnica della pecia. La riproduzione dei manoscritti prima della stampa costituiva evidentemente un notevole problema. Bisognava spesso sottrarre all’uso il modello per alcuni mesi prima di ottenere una sola copia.



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