Il corpo by Carol Ellis

Il corpo by Carol Ellis

autore:Carol Ellis [Ellis, Carol]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858524121
editore: Piemme
pubblicato: 2020-01-17T12:00:00+00:00


11

Melanie fissò la scritta con orrore. Kim era davvero tanto disperata?

Di colpo si rese conto che qualcuno era stato lì, in casa sua. Mentre lei non c’era, qualcuno era entrato e aveva scarabocchiato una minaccia rosso sangue sulla sua porta.

Il terrore la colpì come un fulmine. Lasciò andare la veneziana, corse fuori dalla cucina e salì le scale. Correndo all’impazzata per tutta la casa, e respirando affannosamente, guardò negli armadi, dietro le porte e sotto i letti.

La casa era vuota. Kim non aveva fatto nient’altro. Non ancora, almeno.

Tornata in cucina, con il cuore che ancora le batteva forte, si fermò di fronte alla porta della veranda. Non vedeva più le parole, ma non ne aveva bisogno. Non le avrebbe mai dimenticate.

Una cosa fredda e bagnata le toccò la mano. Melanie sobbalzò e si voltò di scatto: era solo il cane che aspettava di uscire.

“Sono soltanto parole” si disse. “Malate e folli, ma soltanto parole.” Sollevò di nuovo la veneziana. Le dita armeggiarono con la serratura, e alla fine riuscì ad aprire la porta quel tanto che bastava per far passare il cane. E poi si ricordò: prima di uscire aveva chiuso la porta a chiave. E quando era tornata a casa, la porta principale era chiusa a chiave, come quella.

Perciò, come aveva fatto Kim a entrare?

Lentamente, sollevò una mano e con un dito grattò una delle lettere. Non venne via niente. Si leccò il dito e grattò ancora. Niente.

Allungandosi oltre l’apertura della porta, grattò l’esterno del vetro. La lettera si increspò, lasciandole qualcosa di appiccicoso sul polpastrello. Smalto per unghie rosso.

Kim si era limitata ad andare nel cortile posteriore, non era entrata in casa. Saperlo la fece sentire meglio, ma non completamente al sicuro, perché non sapeva quale sarebbe stata la mossa successiva. Era qualcosa più grave di uno scherzo, e Melanie si chiese quanto lontano avesse intenzione di spingersi Kim.

La mattina successiva le ci volle una buona mezz’ora per togliere lo smalto dal vetro. E più forte strofinava, più s’arrabbiava. Quando ebbe finito, era furiosa.

Chiamò Trina, ma era alla tavola calda. Quel giorno aveva cambiato turno con qualcun altro. Erano le undici e mezzo: Melanie decise di mangiare da Fred’s, di fermarsi lì a chiacchierare con Trina e poi di andare dai Randolph. Prese la sua copia di Jane Eyre e uscì.

«Che cos’hai? Sembri un po’ strana» disse Trina, quando l’amica si sedette al bancone. «Non può essere il cibo, ancora non hai mangiato, ah ah ah!» Sbirciò più attentamente la faccia di Melanie. «Oh, immagino che non dovrei scherzare. L’appuntamento con Jeff è andato male?»

«No» disse Melanie. «È andato bene.»

Non aveva più pensato all’appuntamento. Aveva cose più importanti di cui parlare. Ordinò un hamburger e aspettò che Trina glielo portasse, poi le raccontò della telefonata e del messaggio color sangue.

«Stai scherzando. No, lo so che è vero» disse subito Trina. «Ma, voglio dire, è strano.»

«Strano? È da malati, Trina. Sai, credevo fosse entrata in casa mia. E la prossima volta potrebbe anche farlo!»

«Ascolta, le devi parlare» disse Trina. «Probabilmente avresti dovuto farlo subito dopo aver ricevuto il biglietto.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.