Il Cuore Della Tempesta by Thea Harrison

autore:Thea Harrison [Harrison, Thea]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B00JPE9O5Y
editore: Fanucci Editore
pubblicato: 2014-04-16T22:00:00+00:00

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Il temporale travolse Chicago nel giro di pochi minuti. Ammantò la città di pesanti nuvole sulfuree, un diluvio di pioggia sferzante e lampi abbaglianti che squarciavano il cielo, seguiti da scoppi che facevano vibrare i grattacieli.

Il predatore sfrecciava dentro la tempesta. Quando le sue enormi ali si alzarono e sbatterono verso il basso, il cielo ruggì in risposta e la terra tremò.

Ignorava il proprio inseguitore. In volo era lui quello più veloce, con il corpo forte studiato per essere aerodinamico e fendere l’aria. E poi era lui il creatore della tempesta che gli esplodeva attorno, mentre venti forti come uragani soffiavano contro colui che lottava per inseguirlo. Le intemperie lo tenevano lontano.

Il predatore era uno dei più bravi al mondo a seguire le tracce. Trovare la propria preda fu un gioco da ragazzi. Lei era troppo innocente. Non sapeva di doversi nascondere da lui. Mentre scendeva al suolo, mutò e indossò la propria pelle umana, ma la bestia che gli infuriava dentro era molto più antica e pericolosa degli uomini. Gli abiti, assorbiti quando aveva la forma wyr, tornarono a posto sul suo corpo.

Spalancò le porte del Big Red e piombò dentro.

Il predatore si fermò per un istante, assalito dalla vista, dai suoni e dagli odori degli umani. Le risate, la musica, gli alcolici e il cibo. I profumi, il sudore e i dopobarba. Tralasciò quei fragili esseri e individuò la posizione delle vere minacce potenziali: l’arpia e il vampiro. Erano appoggiati a un angolo del bancone, e chiacchieravano, guardando la pista da ballo affollata con occhi vigili che tradivano la postura rilassata dei loro corpi.

Poi la vide, la sua preda, sulla pista da ballo gremita, e lei era...

Scrollò la testa con decisione, incredulo. La bestia dentro di lui ruggì.

Era uno splendore, piccola, con la sua ossatura magnifica, le sue curve succulente e i capelli corvini, e ballando brillava di così tanta luce liquida da sembrare una creatura fatta di energia solare e saette. I suoi enormi occhi grigi scintillavano sotto palpebre sensuali, e le sue labbra morbide e luccicanti erano dipinte di un inebriante color papavero. Le sue gambe snelle e sinuose, con le ginocchia sottili e delicate, erano nude, e i suoi piedini si inarcavano su scarpe argentate con dieci centimetri di tacco, che non facevano che urlargli ‘scopami’. Era una tentatrice in miniatura, e ondeggiava in quella specie di scandaloso pezzo di stoffa leggera color argento...

Un vestito, era un vestito...

Quel luccichio aderente e vizioso non era un vestito. Era un infarto pronto ad arrivare. Era tempestato di così tanti piccoli lustrini argentati, e aveva una scollatura così profonda e un orlo così corto, da coprire appena i capezzoli e il suo bel culetto rotondo. A ognuno dei suoi aggraziati e sensuali passi di danza, la scollatura e l’orlo arrivavano al punto di scoprire i tesori che avrebbero dovuto proteggere.

E non c’era alcun dubbio che lo sapessero tutti i maschi presenti. La sala puzzava di interesse sessuale. Maschi eccitati che da ogni angolo la guardavano ballare, spogliandola con gli occhi.

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