Il fiume del male by Douglas Preston & Lincoln Child

autore:Douglas Preston & Lincoln Child [Preston, Douglas & Child, Lincoln]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788831804226
editore: Rizzoli
pubblicato: 2021-03-26T12:00:00+00:00

35

Smithback fissava il soffitto dal materasso. Gli insetti ci strisciavano sopra e lui seguiva svogliato le loro traiettorie.

I primi due giorni in cui era stato rinchiuso lì non aveva avuto che un’idea fissa: scappare. Aveva pensato a tutto: sfondare la porta; cercare di raggiungere la finestra troppo alta e troppo piccola; strattonare l’arma che appariva quando gli lanciavano il cibo nella speranza di trascinarsi appresso il malvivente e sopraffarlo… ma nulla di nemmeno lontanamente verosimile. Ora, però, dopo il suo breve «colloquio» con Massiccio, riusciva solo a rimanere sdraiato aspettando di prendere sonno. Era come se quel grosso bastardo e le sue minacce gli avessero tolto ogni speranza.

Maledisse ancora una volta la sua abitudine di partire improvvisamente senza avvertire amici o colleghi. Che diavolo stava facendo Kraski? Aveva chiamato la polizia? No, probabilmente il figlio di puttana stava solo sbraitando e lamentandosi della sua sparizione. Forse aveva mandato un paio di colleghi in giro. Bastardi inutili, non avrebbero riconosciuto una notizia a un palmo dal loro naso.

All’inizio pensava che il capo della banda gli avesse danneggiato qualche organo interno. Ma quel giorno si sentiva molto meglio. E anche l’occhio era meno gonfio.

Ovviamente, niente di tutto quello aveva importanza sul lungo periodo. Adesso sapeva che era solo questione di tempo prima che lo uccidessero. Chiederò in giro. Magari c’è qualcosa di vero… Poi torno e ti rompo il culo. Anziché motivarlo a scappare, le parole di Massiccio lo avevano fatto sprofondare nella disperazione più cupa.

Da un giorno intero, ormai, non c’era traccia del figlio di puttana. Smithback ancora non sapeva esattamente cosa diavolo stesse succedendo, ma da quello che aveva potuto capire dalla conversazione sentita attraverso la porta, aveva a che fare con un carico di droga, cocaina, sparito al confine con l’Arizona, e in qualche modo erano coinvolti dei camion con dei numeri dipinti sopra. Sembrava che Massiccio ne fosse responsabile. Smithback era certo che fosse quello il motivo per cui il bastardo era via per la maggior parte del tempo, a cercare di contenere i danni e a capire cosa fosse andato storto.

Inoltre, più di una persona era passata a parlare con i suoi due carcerieri. Sembrava che Massiccio avesse messo in giro la voce di una ricompensa per chi avesse fornito informazioni. Uno di loro era un vecchio balordo, che sentì farfugliare attraverso la porta chiusa. Parlava inglese. Aveva chiesto di Massiccio, aveva qualcosa da dirgli sui camion, dieci ruote con grandi cilindri imbullonati al paraurti del conducente, i carichi ricoperti con dei teloni. I suoi carcerieri gli avevano detto di ripresentarsi più tardi, quando il capo sarebbe tornato. A quanto pareva, il tipo era convinto che gli credessero, perché parlava ad alta voce di questi camion che erano stati visti arrivare in un posto chiamato Tate’s Hole o Tate’s Hall.

La spiacevole chiacchierata di Smithback con Massiccio aveva sortito un altro effetto. Qualunque fosse la ragione, i due scagnozzi, Carlos e Flaco, ora si mostravano a viso scoperto. Quando Massiccio non c’era sembravano molto più a loro agio. Di tanto in tanto andavano persino nella sua cella o chiacchieravano con lui da dietro la porta.

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