Il regno degli Illuminati by Eric Giacometti & Jacques Ravenne

autore:Eric Giacometti & Jacques Ravenne [Giacometti, Eric]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Thrillers, Historical
ISBN: 9788822712790
Google: 23EtDwAAQBAJ
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2017-09-28T16:19:11+00:00

48

San Francisco

Ai giorni nostri

Erano quasi le dieci del mattino e le ville principesche di Pacific Heights ostentavano il loro pacato sfarzo sovrastante sotto i raggi del sole. In basso, le bianche volute di nebbia fluttuavano adagio sulle acque cupe della baia di San Francisco. Come gli alberi di una nave fantasma, i pilastri del Golden Gate spuntavano dalla coltre lattiginosa. Gli scogli neri dell’isola di Alcatraz erano ancora immersi nella foschia, ma tra poco sarebbero usciti allo scoperto. Come in ogni giorno d’estate, la nebbia avrebbe perso la sua battaglia temporanea contro il sole e si sarebbe dissipata per risorgere al calar della sera.

Marcas si rituffò nell’acqua fresca e cristallina. Era il suo rito massonico personale. Davanti agli occhi ondeggiava una miriade di riflessi azzurri. Il commissario sguazzava in una pienezza soave quanto l’acqua della piscina in cui nuotava da mezz’ora.

Si girò a pancia ingiù, gli occhi socchiusi per osservare i giochi di luce sottostanti, poi aspettò di finire la riserva di ossigeno per tornare a galla. Nei polmoni si insinuò un’aria tiepida e mite, il secondo elemento massonico. Con un gesto sciolto l’uomo si aggrappò alla scaletta in alluminio e appoggiò i piedi sul bordo piscina di antracite. La terra, il terzo elemento. Chiuse le palpebre per sentire il sole rovente scaldargli la pelle. Il fuoco, quarto elemento.

L’ultima volta che Marcas aveva avuto tanto caldo si trovava in Sierra Leone. Ma non era lo stesso sole. Laggiù, a Pacific Heights, era dorato.

Il commissario riaprì gli occhi per ammirare il cielo blu elettrico. Stentava a credere di trovarsi a diecimila chilometri dal grigio appiccicoso di Parigi.

Era successo tutto troppo velocemente. La mattina in cui era scoppiato l’incendio, aveva fatto giusto in tempo a prendere trolley e passaporto per partire da Bourget a bordo di un lussuoso Falcon 7X del circolo Heidelberg. Lui e Bela avevano dormito fino allo scalo a Chicago, poi nel volo per San Francisco avevano chiacchierato quasi tutto il tempo. Lei gli aveva chiesto della sua vita e delle sue indagini, e lui si era messo in mostra con la tipica arroganza maschile. Dal canto suo, la ragazza si era sfogata sul proprio lavoro di cantante. Antoine aveva scoperto un’artista che gestiva la carriera con il pragmatismo di un uomo d’affari. E anche un’incrinatura, che però non riusciva a definire.

Un gabbiano gli planò sopra la testa.

Antoine si alzò dal bordo piscina scaldato dal sole e si diresse verso la casa, una splendida villa all’europea in pietra bianca e piena di bovindi. Apparteneva a Stuart T. Rankin, il miliardario di Internet amico di Bela. L’uomo che aveva assistito di persona alla morte di padre Emmanuel, un anno prima.

Il commissario si parò davanti alla ragazza seduta su una sdraio, al riparo di un ombrellone color menta sbiadito, che lo fissava da dietro un paio di occhiali da sole appariscenti.

«Venti minuti di nuotata intensa. Complimenti, commissario, si tiene in forma».

Indossava un morbido vestitino dritto color crema, di taglio classico. Soffermò lo sguardo su Marcas, che si stava asciugando la schiena tesa con un soffice asciugamano.

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