Il segreto di Inga by Bjorn Larsson

Il segreto di Inga by Bjorn Larsson

autore:Bjorn Larsson [Larsson, Bjorn]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2017-02-23T23:00:00+00:00


Qualche giorno più tardi le venne in mente che du­rante la resistenza Henning e Morten dovevano avere avuto parecchio a che fare con i segreti. Quando affrontò l’argomento, le confermarono quanto fosse stato difficile conservare la fiducia. Per combattere i nazisti non aveva­no avuto altra scelta che agire in segreto. E per paura di infiltrati e informatori non potevano essere del tutto aperti nemmeno tra di loro. La cosa più difficile era capire di chi ci si poteva fidare. Quella peggiore era sco­prire, possibilmente in tempo, che qualcuno era un tra­ditore.

“Che cosa ne facevate di loro?” chiese Inga.

“Quelli che non sapevano granché venivano spaven­tati e convinti a tenere la bocca chiusa”, disse Henning. “Quelli che sapevano troppo e che potevano mettere in pericolo la vita dei rifugiati venivano semplicemente liquidati.”

“Così semplicemente?”

“Be’, non proprio, in realtà. Dei quattrocento pre­sunti informatori liquidati durante la guerra o subito dopo, forse poco più della metà lo era davvero. Molti si sono serviti di questo argomento per screditare la resi­stenza. Come molti hanno criticato il fatto che certi pesca­tori si facessero pagare per trasportare i clandestini in Svezia. Ma così la si fa troppo facile. C erano molte per­sone per bene tra i pescatori e gli uomini della resisten­za, sicuramente più della media, ma cerano anche dei farabutti che cercavano di far soldi sulle disgrazie altrui. Nessuna organizzazione o movimento può esserne del tutto esente. È proprio per questo che è così diffìcile sapere di chi ci si può davvero fidare. Ma una cosa co­munque conviene tenerla a mente: indipendentemente dal fatto che alcuni pescatori si facessero pagare o meno, nessuno degli abitanti di Gilleleje ha mai fatto la spia. Hanno tenuto tutti la bocca chiusa. Una volta che c’erano centoventi ebrei pronti a imbarcarsi, si sparse la voce che stesse arrivando da Helsingor un distaccamento delle SS guidato dallo Sturmfiihrer Gestapo-Juhl in perso­na. Uno dei capitani fece salire immediatamente a bordo tutti gli ebrei e riuscì a filarsela sotto al naso dei nazisti. Nessuno in paese disse o fece qualcosa per aiutare i tedeschi. Al contrario, si fece in modo che la famiglia del capitano avesse di che mantenersi fino alla fine della guena, quando potè rientrare. Certa gente fa in fretta a fare di tutta l’erba un fascio. Noi abbiamo fatto del nostro meglio perché non venissero accusati degli inno­centi. Ma certi partigiani erano talmente pieni di rancore che uccidevano gli informatori per vendetta, così come molti avrebbero voluto fare i conti con i collaborazionisti dopo la guena. Per noi l’unica cosa che contava era la vita dei profughi. Non la nostra.”

“Sai cosa non posso perdonare agli informatori?” disse Morten. “Che hanno fatto di noi degli assassini.”

“Voi non siete assassini”, esclamò Inga indignata. “Henning no. Lui è riuscito a evitarlo. Ma io sono stato costretto a fare il boia due volte.”

“Non è stata colpa tua!”

“Sì, invece. Avrei potuto evitarlo. Non dico che è stato uno sbaglio o che me ne sono pentito, ma avrei potuto evitarlo. Sono stato io a scegliere di fare quel che ho fatto, nessun altro.



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