Il tagliatore di teste by miss black

Il tagliatore di teste by miss black

autore:miss black [Black, Miss]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Erotica, General, Romance, Contemporary
ISBN: 9788826012421
Google: 7oMKDgAAQBAJ
editore: Miss Black
pubblicato: 2017-02-01T09:08:35+00:00


5.

Le cose tra noi non erano cominciate benissimo, per usare un eufemismo, e anche il seguito non era stato la fine del mondo. Non ero sicura di poter considerare tutto un semplice misunderstanding, un’incomprensione facilmente superabile, ma lo trovavo troppo attraente per lasciar perdere.

D’altronde... non stavamo fingendo che fosse qualcosa di diverso da quel che era: sesso.

Potevamo vederci per un periodo, finché non fossimo stati appagati l’una del corpo dell’altro, e poi salutarci e riprendere le nostre vite.

Riley per me era un alieno, ma era un alieno dannatamente sexy e le cose che potevo provare con lui... a mente fredda le trovavo indecenti, okay. Che fossero indecenti e immorali non mi impediva di volerle provare, anche perché in fondo non ero mai stata così moralista.

La sera seguente, quindi, lo passai a prendere in albergo verso le sei.

Riley era seduto nella hall con Richard e Merri. Discutevano passandosi delle carte, ma quando entrai Riley si alzò e mi venne incontro. Richard mi lanciò un’occhiata disinteressata, ma Merri mi guardò con un odio che sinceramente non capii.

Voglio dire: anche ponendo che fosse innamorata di Riley, io ero solo una ragazza di passaggio, perché impegnare tutte quelle energie per odiarmi?

Riley mi baciò sulla bocca in modo quasi casto e lasciammo l’albergo. Mi sentivo gli occhi di Merri piantati nella schiena come coltelli.

«Perché ce l’ha così tanto con me?» chiesi.

Riley aggrottò la fronte.

«Merri» spiegai. «Intendiamoci, non mi è simpatica. Anzi, mi è davvero antipatica per via di certi commenti che avrebbe potuto risparmiarsi, ma... è sul serio così insicura da sentirsi minacciata da me?».

Salimmo in macchina e Riley si allacciò la cintura.

«Ho prenotato da Stone’s, ho fatto male?».

«Hai fatto benissimo».

Stone era una steakhouse di fascia media, famosa per la salsa piccante oltre che per la carne tenera.

«Si sente minacciata a tutte le altre donne, quindi sì» rispose alla mia domanda, mentre partivo. «E si sente minacciata da te perché non capisce come io possa trovarti attraente. Vedi, coltiva un’idea di perfezione quasi irraggiungibile».

«Be’, infatti è perfetta».

Mi rivolse un sorriso divertito. «Tu sei perfetta, veramente. Lei è solo impeccabile. In ogni caso... stasera ti odia perché la nostra cena rimanda la sua punizione. Crede che le piacerà».

«Scusa?».

Fece un gesto vago. «Davvero dobbiamo parlare di lei?».

Sbuffai. «No, ma sono curiosa. Hai detto che le piace...»

«Farsi sculacciare forte. In realtà le piacerebbe anche dell’altro, ma io non sono un master e farla soffrire non mi eccita».

«Scusa, non capisco come...»

Riley ridacchiò.

«Bene, bene. Siamo un po’ in anticipo. Accosta un attimo».

«Non hai in mente qualche strano...»

«Niente che possa farci arrestare. Da brava, ora accosta».

Lo accontentai. L’ultima volta mi ero trovata a fare sesso anale sul ciglio della strada, speravo di non ripetere l’esperienza. O, insomma, mi dicevo che speravo di non ripeterla, anche se al solo pensiero mi era contratto il buchetto.

«Spostati dietro quel cespuglio» specificò.

Feci come diceva, ridendo. «Ma hai detto che non ci arresteranno, eh?».

Mi rivolse un sorriso innocente. «Se non ci beccano non ci arrestano di sicuro. Ora siediti in braccio a me».

Scossi la testa, allucinata.

Intendiamoci,



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