Il terzo incomodo. Le pesanti verità di Ferruccio Mazzola (Italian Edition) by Ferruccio Mazzola

autore:Ferruccio Mazzola [Mazzola, Ferruccio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bradipolibri Editore
pubblicato: 2015-06-24T16:00:00+00:00

La vita in quattro mesi

1° luglio 1967. Nel Santuario della Madonna dei Ghirli (le rondini, in dialetto locale), a Campione d’Italia, sposo Gabriella. Ci siamo conosciuti ai tempi dell’oratorio, quando io avevo 16 anni e lei soltanto dodici. Da allora, parliamo del 1961, le nostre vite avevano preso strade diverse: io avevo iniziato a fare il calciatore e in realtà sentivo il bisogno di una vita differente, più libera. Però la amavo, e in più avvertivo un obbligo morale nei confronti di questa ragazza: c’era scappato il figlio proprio quando dovevo andare al Venezia, era presto per accasarci e lei finì per abortire. Certo non ho obbligato nessuno, abbiamo ragionato insieme sulla scelta da compiere. La decisione finale fu sua, e io la rispettai.

Nonostante le premesse non proprio ideali, le cose fra noi non sarebbero però andate male. Insieme avremo due figli, entrambi nati il 14 luglio: Riccardo nel 1968, Sara nel 1972.

Testimone di nozze è mio fratello Sandro, le fotografie mi ritraggono sereno, quasi felice. Ne ho tutto il motivo: a Venezia mi sono affermato come calciatore, tant’è vero che proprio in quei giorni rimbalza dal “Gallia” una voce clamorosa e insistente: mi vuole il Milan! Fra i telegrammi di felicitazioni per le mie nozze, quei quattro firmati rispettivamente da Nereo Rocco, dal presidente Luigi Carraro, dal segretario Bruno Passalacqua, da Gianni Rivera assumono un significato eloquente: soprattutto il “Paròn”, dicono, mi vede di buon occhio, tanto più che il gravissimo infortunio capitato durante la stagione appena conclusa al tornante rossonero Bruno Mora lo costringe a guardarsi intorno in cerca di un giocatore dalle caratteristiche simili. Certo si tratterebbe di passare sulla sponda opposta, dall’Inter che mi ha svezzato e che ancora detiene il mio cartellino ai rivali concittadini. Ma il pensiero non mi turba affatto, anzi, quasi mi stimola...

Si sa però che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi: i rossoneri hanno tastato il terreno con i dirigenti del Venezia, che però non hanno voce in capitolo. Pensavano forse, i manager neroverdi e rossoneri, di avviare una trattativa interessante, da servire ai nerazzurri su un piatto d’argento, cioè in cambio di una congrua buonuscita? Non lo saprò mai. Ché la doccia fredda arriva nel giro di pochi giorni: l’Inter mi riscatta dal Venezia dietro riconoscimento di 80 milioni. Anche questo sarebbe un sogno che si avvera, senonché l’idea di Allodi è di girarmi alla Lazio in cambio dell’ala Vito D’Amato. In altre parole, si tratterebbe di finire in serie B e la prospettiva, dopo tante speranze, non mi alletta certo: tanto più che a quel punto preferirei rimanere a Venezia, in una piazza che già conosco e che mi stima.

In quella stessa settimana arriva una notizia che mi addolora e mi lascia di sasso: un infarto stronca Luigi Carraro, il presidente che mi voleva al Milan. Al suo posto subentra il figlio Franco...

Non riesco a godermi appieno la luna di miele, preso dai tanti pensieri e da una fastidiosa pubalgia che mi porto dietro da Venezia.

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.