Il tesoro scomparso di Rennes-le-Château by Bill Putnam - John Edwin Wood

autore:Bill Putnam - John Edwin Wood [Wood, Bill Putnam - John Edwin]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Saggistica
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2013-05-19T22:00:00+00:00

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Plantard e de Chérisey

Anche se de Sède afferma di aver rintracciato la maggior parte del materiale presso gli archivi della Biblioteca Nazionale, nel suo libro L’Or de Rennes non viene mai citato il nome di Plantard. Non compare neppure una volta nei primi due programmi televisivi realizzati di Lincoln Il tesoro perduto di Gerusalemme? (1972) e Il prete, il pittore e il diavolo (1974). Solo in quest’ultimo Lincoln mostra lo stemma araldico della famiglia Plantard, senza però precisare a chi appartenga.

Eppure, come abbiamo visto nel Capitolo 5, era stato proprio Henry Lincoln il primo a chiamare in causa Plantard. Nel libro The Holy Blood and the Holy Grail1 racconta che mentre stavano girando il primo documentario su Rennes-le-Château aveva avuto la necessità di richiedere alcune fotografie all’editore di de Sède e quando gli erano arrivate aveva constatato che riportavano nel retro il timbro “Plantard” in bella vista. Subito dopo, aveva scoperto che in un altro libro di de Sède intitolato Les Templiers sont parmi nous2, edito nel 1962, al fondo c’era un’appendice in cui era riportata un’intervista proprio con Pierre Plantard. Nel lungo scambio di opinioni, Plantard viene presentato come un archeologo, un ermetista, appassionato di studi su materie oscure e occulte. Siccome Lincoln era convinto che per scrivere il suo libro su Rennes-le-Château de Sède doveva aver per forza dovuto ricorrere a qualche informatore segreto che aveva voluto rimanere nell’ombra «... incominciavo a convincermi che proprio Plantard stesse emergendo come una figura di primo piano in tutta quella nostra storia».

Ma era stato solo nel marzo del 1979, quando si stava girando il terzo programma per la televisione – quello intitolato L’ombra dei Templari – che Lincoln aveva deciso di incontrare Pierre Plantard. Ecco come si erano svolti i fatti. Un ricercatore della BBC si era messo in contatto con uno scrittore, certo Jean-Luc Chuameil, il quale poco tempo prima aveva intervistato Plantard per una rivista, e per sua intercessione era riuscito a combinare l’incontro. «Il signor Plantard era un uomo compassato, dal comportamento cortese ed aristocratico, che ostentava un modo di essere e di parlare un poco affettato... Peccato che dopo tre incontri con lui ed i suoi amici, non ne sapevamo tanto più di prima»3.

In L’ombra dei Templari compare un’intervista di Lincoln a Plantard, che si mostra affabile, ma enigmatico. Lo scambio di battute è pressappoco questo:

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