Il viaggio di Jonathan by Luca Bertossi

Il viaggio di Jonathan by Luca Bertossi

autore:Luca Bertossi [Bertossi, Luca]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788825426052
editore: Delos Digital
pubblicato: 2023-09-14T22:00:00+00:00


11 – Il diario

Le ultime luci del giorno stavano tramontando dietro gli alberi all'orizzonte, la strada affiancata da enormi pini, era dritta e lunga. Un paesaggio tetro, immutabile, come il loro umore da quando erano fuggiti dal campo.

– Tra una quarantina di migliaarriveremo a Nashville– gracchiòLucas, dalla radiolina.

– Che facciamo? – chiese qualcunodall'altra auto.

Albert prese il trasmettitore – meglio fermarci in un edificio fuori città. Evitiamo i centri popolati.

– Ryan! Tu come sei là davanti? Tutto okay?

– Tutto okay– il motociclista fece un cenno con la mano.

Anche l'altro motociclista diede l'okay.

– Albert ha ragione– constatò Lucas. – Meglio sostare fuori città.

Il viaggio proseguì in silenzio. Thomas e sua sorella dormivano sul sedile posteriore eJonathan si perse a guardare il paesaggio fuori dal finestrino. Pensò asuo fratello Paul, speròche fosse in viaggioverso il punto d’incontro della trasmissione radio. Sapeva che tutti questi pensieri eranoinutili, che suo fratello era morto due anni prima, ma ci si aggrappò in cerca di un motivo per continuare a sperare.

Una mano si posò sulla spalla di Jonathan e lui saltò dallo spavento. Era Sarah.

– A cosa pensi?

Jonathan la guardò, poi tornò a fissare il finestrino facendo finta di nulla.

– Speri ancora che sia là fuori?

Jonathan si girò verso la ragazzina e annuì.

– L'ho capito subito, da come ce ne hai parlato. A me e a Thomas mancano un casino i nonni, so bene quello che provi.

Una lacrima scese dal volto di Jonathan. – Tutto quello che so fare l'ho imparato da lui.

Senza rendersene conto aveva tirato fuori la foto dei due ragazzini e Sarah allungò la mano per prenderla.Jonathan si ritrasse con uno scatto secco.

– Scusa… non volevo.

– Non è colpa tua– le rispose a bassa voce– è solo che… mi vergogno.

– Ti vergogni di cosa?

Jonathan abbassò lo sguardo, – non mi è rimasta nessuna foto di mio fratello. Questa l’ho trovata in una casa.

L'auto iniziò a sobbalzare, il motore gracchio e lentamente si spense, Albert imprecò e l’auto rallentò fino a fermarsi.

– Che succede?

Gli altri veicoli si fermarono.

– Siamo a secco– sbuffòAlbert deluso.

Lucas scese dall'auto e si avvicinò al veicolo.

– Cosa è successo?

– È finita la benzina.

– Cazzo!

Che si fa?

– Mancano una quindicina dimigliaa Nashvillee anche la nostra auto è quasi a secco, a questo punto credo ci convenga continuare a piedi. Non era nei piani dover partire così in fretta, l'unico veicolo che ha abbastanza carburante è quello di Marcos, e con una sola macchina non si riesce a fare niente.

– Già. Maledetti Posseduti.

– Passeremo qui la notte– continuòLucas, – domattina partiremo all'alba.



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