Insegnare il pensiero critico by bell hooks

Insegnare il pensiero critico by bell hooks

autore:bell hooks [hooks, bell]
La lingua: eng
Format: epub
editore: Meltemi
pubblicato: 2023-06-05T09:12:59+00:00


Diciassettesimo insegnamento

Nera, donna e accademica

Anche se il nostro paese ha compiuto significativi progressi nel campo dei diritti civili, gli Stati Uniti rimangono una società in cui la segregazione razziale è la norma. La desegregazione delle scuole ha rappresentato una pietra miliare in direzione della giustizia razziale. Eppure, più di cinquant’anni dopo Brown vs. the Board of Education2, le scuole pubbliche sono sempre più segregate, per razza e classe. I sondaggi riportano che una grande percentuale di americani bianchi continua a credere all’idea razzista che i neri siano accademicamente e intellettualmente inferiori. La persistenza del pensiero e dell’azione razzista è lo sfondo sociale che mina gli sforzi per porre fine alla discriminazione nell’istruzione, a tutti i livelli. Un gran numero di studenti neri, della più svariata appartenenza sociale ed economica, ha frequentato università prevalentemente bianche sulla scia del movimento per i diritti civili, ma oggi non è più così. Dal momento che il sistema scolastico pubblico non è in grado di educare la maggior parte degli studenti neri provenienti da ambienti poveri e classe operaia, questo gruppo è impreparato a terminare la scuola superiore e in molti casi non si affaccerà mai al mondo dell’istruzione superiore.

Il destino degli insegnanti neri è diverso da quello degli studenti neri. Molti di noi insegnano in contesti prevalentemente bianchi, e le nostre aule sono per lo più composte da studenti bianchi. A uno sguardo superficiale, può sembrare che ai professori neri sia accordato il rispetto e la considerazione rivolta a qualsiasi insegnante, indipendentemente dalla razza. Eppure, a uno sguardo più attento, si fanno evidenti le tensioni e i conflitti che i professori neri (e altri professori non bianchi) devono affrontare, tensioni e conflitti molto diversi da quelli dei colleghi bianchi. A seconda del genere poi, i problemi per i docenti neri si complicano. Mentre gli stereotipi razzisti hanno storicamente raffigurato i maschi neri come bestiali e inferiori, dai tempi della schiavitù ai giorni nostri, in ogni periodo storico è sempre esistito un maschio nero considerato eccezionale dal punto di vista accademico, e riconosciuto come tale dai bianchi. Al contrario, per via del sistema patriarcale, le donne nere che eccellono si vedono raramente accordati, oggi come ieri, il rispetto e l’attenzione che ricevono i loro colleghi maschi.

Probabilmente la maggior parte delle persone presume che le condizioni di lavoro delle docenti nere non siano così diverse da quelle degli uomini neri. Poiché viviamo in una società che non riconosce pienamente la realtà della discriminazione basata sulla razza, e che nega allo stesso tempo la diffusa prevalenza della discriminazione basata sul genere, vi è la tendenza a ignorare la gravità con cui il sessismo razzializzato modella e influenza il modo in cui le donne nere sono percepite nella vita quotidiana. In passato, uno dei più comuni stereotipi razzisti e sessisti rappresentava le donne nere come “grasse, bestiali e gioviali, figure materne desiderose di servire e prendersi cura di tutto e di tutti”. Si trattava però di una figura materna spesso ritratta come superstiziosa, capace di raccontare infinite storie e aneddoti folkloristici, saggia ma in modo intuitivo e non auto-riflessivo.



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