Inverno Madreperla by Morgana D. Baroque

autore:Morgana D. Baroque [Baroque, Morgana D.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2016-05-04T22:00:00+00:00

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Due giorni dopo, Rebecca con Jade e Michael erano al lavoro sul set fotografico, allestito in alcuni locali del Levi's Stadium di Santa Clara. Nel colloquio, Rebecca aveva acconsentito a un contratto di diverse decine di migliaia di dollari. I tre agenti della società erano stati molto gentili e professionali con lei e la cosa l'aveva stupita, visto che era una sconosciuta.

Adesso erano tutti in un grande studio con delle luci forti e un'atmosfera indaffarata e amichevole. C'erano diverse persone a sua disposizione che lavoravano sulle luci e sulla scenografia. Finalmente arrivarono anche i giocatori e il cuore di Rebecca cominciò a battere più forte, ma quando si rese conto che David non era tra loro si rilassò.

Quel giorno Rebecca indossava un abito rosso in stile anni '60 molto comodo, con la gonna lunga fino al ginocchio, delle mezze maniche, il colletto bianco e delle ballerine gialle per le quali tutti i giocatori la presero bonariamente in giro. Erano uomini che mettevano in soggezione con la loro mole imponente, ma il loro modo di fare amichevole e divertente mise i presenti a loro agio da subito.

Rebecca chiamò gli atleti attorno a lei e spiegò loro che genere di scatti aveva intenzione di fare e come voleva posassero. I giocatori restarono incantati dal suo modo gentile di parlare, come anche dalla sua voce carezzevole e dal suo corpo sinuoso. Dopo il discorso si spogliarono, restando con indosso delle mutande sportive con i colori della squadra. Di lì a poco iniziò il servizio fotografico e su indicazioni di Rebecca, gli uomini posarono nelle posizioni che più esaltavano la loro muscolatura e la loro prestanza. Rebecca gestiva tutto da sola con grande capacità: le luci, gli angoli, la scenografia e le espressioni degli uomini.

Jade era da una parte impegnata a spalmare l'olio sui giocatori che erano in attesa di posare, con un sorriso sgranato in volto che era quasi comico.

Michael seguiva passo passo Rebecca, controllava con lei gli scatti e l'aiutava nella posizione degli atleti e delle luci.

Rebecca fece centinaia di scatti a ognuno di loro, affascinandoli con la sua gestualità femminile.

Dopo quasi due ore di lavoro, Rebecca sentì uno dei supervisori della squadra dire a un suo collega: «È arrivato Dave.»

Lei trasalì, sapendo che l'avrebbe presto incontrato.

«Pausa!» esclamò Michael dieci minuti dopo, quando raggiunsero un buon numero di scatti.

«Potete andare a fare una doccia, faremo degli scatti senza l'olio addosso.» li informò Rebecca.

I giocatori commentarono allegramente quell'esperienza da modelli e alcuni di loro andarono a ringraziare personalmente Rebecca.

Quando tornarono negli spogliatoi per lavarsi, David era già lì a spogliarsi e lo salutarono tutti con calore.

«Cristo santo! Avete visto la fotografa!?» esclamò con occhi sgranati Josh, il più giovane, arrivando per ultimo negli spogliatoi.

«Sì, che tette!» esclamarono altri in coro.

«Due tette da sogno!» aggiunse Will.

«Non so che darei per farmi spalmare l'olio da due tette come quelle!» disse un altro ancora, muovendo le mani come se accarezzasse due seni prosperosi.

«Oh sì, che immagine meravigliosa!»

«Immaginate quelle bellissime tette lucide d'olio che si strusciano su di te.

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