Isla bonita by Nicola Muscas

Isla bonita by Nicola Muscas

autore:Nicola Muscas [Muscas, Nicola]
La lingua: ita
Format: epub
editore: 66THAND2ND
pubblicato: 2021-03-03T23:00:00+00:00


Trentasette

Il presidente ha l’abitudine di farsi vivo in prossimità di feste comandate e giorni rossi in calendario, quando cioè le sue aziende non sono operative, quando gli serve una scusa per non passare troppo tempo insieme alla famiglia. Appartiene a quella categoria di persone che, se non lavora, si annoia.

Gennaio è alle porte, mese tremendo di trattative per il mercato invernale con scambi e prestiti e affari dell’ultimo minuto, pacchi colossali e false speranze.

Riuniti attorno a un tavolo ci sono il presidente, il mister, il direttore. Una riunione che assomiglia a una partita di poker in cui si intrecciano molti interessi: il bene della società, il futuro della squadra, la popolarità del presidente, l’immagine del mister. Firicano è l’eminenza grigia, il grande mediatore.

Una lettera appena arrivata gli brucia da dentro la giacca. Il contenuto, almeno per ora, il direttore ritiene sia saggio tenerlo per sé, come una carta truccata, l’asso nella manica che calerà al momento opportuno, magari non a questo tavolo.

La riunione parte piano con tanti complimenti a tutti per l’ottimo lavoro.

Il presidente è un cinquantenne dall’aria giovanile, tre figli e una moglie con molti cognomi, ultima discendente di una famiglia della nobiltà toscana. Lui, figlio di un capitano d’industria ligure, ha da sempre legami economici con la Sardegna nel campo della logistica: trasporti navali commerciali sull’asse Genova-Cagliari-Gioia Tauro. In regime di monopolio, movimenta gran parte delle merci del Mediterraneo.

È vestito casual con maglione nero a girocollo Paul&Shark, camicia bianca, jeans Armani e un paio di derby ai piedi che da sole farebbero il monte spesa per il guardaroba di un borghese qualsiasi.

«Un ottimo lavoro, sul serio» dice con quel suo marcato accento genovese nonostante i lustri trascorsi a Cagliari, a guidare poco più che ventenne il ramo sardo dell’azienda, prima di ereditare tutte le province dell’impero.

Firicano ringrazia con un cenno del capo. Il mister – che indossa una giacca troppo larga e un Rolex troppo luccicante con il disagio di chi non è abituato a portare né l’una né l’altro – si gonfia di un orgoglio smisurato ed è pronto a rilanciare. Volete andare in Champions League?, è il succo del suo discorso, beh, io voglio un rinforzo per reparto. Tre titolari, beninteso, non gente che faccia numero.

Il presidente scorre distrattamente le mail sul cellulare, ma quando il mister riprende a parlare viene colpito dal suo ragionamento: «A una maggiore qualità della rosa corrisponde un livello superiore degli allenamenti, e di conseguenza una crescita di tutto il gruppo».

Firicano: «E gli equilibri nello spogliatoio?».

«Nessuno» fa presente Tagliaferro «deve andare a dormire convinto di avere il posto fisso».

Il presidente sembra d’accordo ma Firicano va dritto al cuore del problema: «Con che soldi?».

A questo tavolo non siedono né scemi né sprovveduti. Per comprare bisogna vendere, e vendere significa disfarsi di Rodríguez. I tre si guardano negli occhi come in un western. Nessuno ha il coraggio di sparare per primo.

Da una parte c’è il presidente, la cui più grande inclinazione è quella di accumulare denaro, una cosa che ha imparato da suo padre e dal padre di suo padre: il Dna gli dice che piazzare il colpo non sarebbe disdicevole.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.