Italian life by Tim Parks

autore:Tim Parks [Parks, Tim]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2021-02-26T12:00:00+00:00

L’inaugurazione dell’anno accademico

La prima volta che Valeria vide Ottone in azione nel suo ruolo istituzionale ne rimase molto colpita. Fu all’inaugurazione dell’anno accademico, al suo secondo anno della magistrale. Prima di allora non aveva mai partecipato a quell’evento ufficiale; le era sembrato che non avesse alcun rilievo per i suoi studi e progetti. Ma più tempo passa all’università, più si sente coinvolta e incuriosita dai suoi vari meccanismi. Quattro anni e rotti hanno creato un senso di appartenenza. O meglio, un desiderio di appartenenza. È sempre più attratta dalla vita accademica. Vorrebbe farne parte, studiare più a fondo, conoscere meglio il mondo. Ad attrarla è anche il suo professore di francese, il dottor Antonio Furlan.

Non che ci sia niente che non va nel suo rapporto con Michele. Una volta al mese passano il fine settimana insieme a Milano o a Napoli, e in estate, a casa, si vedono quasi tutti i giorni. A sua madre Michele piace, le piace la sua rispettosa serietà e il fatto che sia sua figlia a tenere le redini del rapporto. L’anno prima, a Natale, aveva conosciuto i genitori di lui, che si erano presentati con degli ottimi ravioli ai carciofi fatti in casa; ma, dopo due divorzi, Carmela guarda sempre con sospetto le coppie di mezza età che si fingono innamorate. L’unico affetto che conta e che dura, non si stanca mai di ripetere, è quello tra madre e figli. Ogni sera verso le undici Valeria riceve prima una telefonata da sua madre, poi una da Michele. La madre vuole sapere cosa ha mangiato, se è ben coperta, quali prodotti sta usando per i capelli, se il ciclo la fa penare. Michele le parla degli scavi archeologici a sud di Pompei e di uno scandalo alla Soprintendenza, l’ente deputato alla tutela dei siti. Qualcuno ha creato una rete di acquirenti privati per smerciare antichi manufatti che dovrebbero trovarsi nei musei. Lui voterà il Movimento 5 Stelle, dichiara Michele, per dare una scossa al sistema.

Valeria ascolta e concorda. È bello avere un ragazzo, pensa, chiudendo la telefonata con la testa sul cuscino. Per lei la lontananza non è un problema. Si fida ciecamente. Michele è troppo concentrato sui suoi studi per fare lo scemo con le altre. Entrambi amano la routine e vogliono dare delle soddisfazioni ai loro genitori. Sono fatti l’uno per l’altra.

Eppure Antonio Furlan ha qualcosa di speciale, riflette chiudendo gli occhi. Nella sua passione per il francese e per l’Africa, per la letteratura e la traduzione. Ultimamente ha tagliato la barba e ha cominciato a pettinarsi i capelli all’indietro. La mattina dell’inaugurazione, entrando nell’enorme spianata dell’aula magna, Valeria si guarda intorno, ma quel viso seducente non si vede nel trambusto di centinaia di studenti, professori e personale amministrativo che cercano di accaparrarsi un buon posto.

La curiosità più evidente dell’inaugurazione dell’anno accademico è che non si tiene all’inizio dell’anno accademico, ma a metà, a febbraio inoltrato o anche a marzo. «Se Dio vuole, dichiaro aperto quest’anno accademico» annuncia con solenne enfasi il rettore sei mesi dopo l’inizio dei corsi.

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