Kenyon Sherrilyn - Dark Hunter 01 - 2002 - Fantasy Lover by Kenyon Sherrilyn

autore:Kenyon Sherrilyn [Kenyon Sherrilyn]
La lingua: eng
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, Fantasy, General, Dark Hunters 01
ISBN: 9780748114184
Google: ZAUeBUKJOswC
editore: Hachette UK
pubblicato: 2009-12-02T23:00:00+00:00

Era appena rientrato dalle stalle e si era imbattuto in Penelope e Giasone nell'atrio. Si baciavano.

Sbalordito, si era fermato di colpo e un'ondata di trepidazione lo aveva investito mentre stava osservando il modo appassionato in cui si stavano abbracciando.

Finché Giasone non aveva alzato lo sguardo e lo aveva visto sulla soglia.

Nell'istante in cui i loro occhi si erano incontrati, Giasone aveva arricciato le labbra. «Tu, ladro da strapazzo! Priapo mi ha detto del tuo inganno. Come hai potuto?»

Col viso contorto dall'odio, Penelope si era precipitata verso Julian e lo aveva schiaffeggiato. «Lurido bastardo! Dovrei ucciderti per quello che hai fatto.»

«E io ti ucciderò per questo.» Giasone aveva sfoderato la spada.

Julian aveva cercato di spingere da parte Penelope, ma lei si era rifiutata.

«Sacri numi, ho generato i tuoi figli» aveva detto, cercando di graffiargli la faccia.

Julian le aveva bloccato i polsi. «Penelope, io...»

«Non toccarmi!» aveva ringhiato lei, torcendo le braccia nella sua stretta. «Mi fa accapponare la pelle. Pensi davvero che esista una donna onesta che ti vorrebbe alla luce del sole? Tu sei vile. Repellente.»

Lo aveva scagliato verso Giasone. «Strappagli il cuore. Voglio farmi il bagno nel suo sangue finché non sentirò più il suo fetido tocco su di me.»

Giasone aveva vibrato la sua spada.

Julian aveva fatto un balzo all'indietro, fuori dalla portata dell'arma.

D'istinto aveva allungato una mano verso la propria spada, ma si era fermato. L'ultima cosa che desiderava era far scorrere il sangue di Giasone. «Non voglio combattere con te.»

«Ah no? Hai profanato la mia donna e hai avuto da lei figli che sarebbero dovuti essere miei! Ti ho accolto nella mia casa. Ti ho dato un letto quando nessun altro ti avrebbe voluto accanto, ed è questo il modo in cui mi hai ripagato?»

Julian lo aveva fissato incredulo. «Io ripagato te? Hai idea di quante volte ti ho salvato la vita in battaglia? Di quante percosse ho preso al tuo posto? Riesci a contarle tutte? E tuttavia ti sei preso gioco di me.»

Giasone aveva riso in modo crudele. «Tutti si fanno beffe di te, tranne Kyrian. In effetti ti difende con tanto ardore che mi viene da domandarmi cosa facciate quando ve ne andate in giro da soli.»

Sopprimendo la rabbia che l'avrebbe reso vulnerabile alla spada di Giasone, Julian aveva schivato a malapena l'attacco successivo. «Smettila, Giasone. Non farmi fare qualcosa di cui entrambi ci pentiremmo.»

«L'unica cosa di cui mi pento è di aver lasciato entrare un ladro in casa mia!» aveva gridato con rabbia Giasone, e aveva sferrato un altro colpo.

Julian aveva cercato di abbassarsi, ma alle sue spalle Penelope gli era corsa incontro e lo aveva spinto in avanti.

La spada di Giasone lo aveva colpito fra le costole.

Sibilando dal dolore, Julian aveva estratto la propria arma, poi aveva deviato un colpo che l'avrebbe decapitato, se fosse andato a segno.

Giasone aveva cercato di ingaggiare battaglia, ma Julian si era limitato a difendersi tentando al contempo di tenere Penelope lontano dalla foga della lotta.

«Non farlo, Giasone. Sai di essere meno abile di me in combattimento.»

Giasone aveva insistito. «Non la lascerò mai nelle tue grinfie.

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