Kerouac Jack - Burroughs William S. - 1945 - E gli ippopotami si sono lessati nelle loro vasche by Kerouac Jack - Burroughs William S

autore:Kerouac Jack - Burroughs William S. [Kerouac Jack - Burroughs William S.]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Fiction, General
ISBN: 9788845972713
Google: QS12w6pK4dYC
editore: Adelphi Edizioni spa
pubblicato: 2013-02-03T23:00:00+00:00

11

WILL DENNISON

Venerdì sera dopo il lavoro mi sono trovato con Helen e siamo andati da me. Ma lì sui gradini ad aspettarmi c’erano Al, Phillip e Ryko. Ho salutato Al, ho guardato Mike e Phillip senza dire niente e mi hanno dato subito il voltastomaco.

«Be’, salpiamo domani. Ci hanno assegnati a una nave e dobbiamo presentarci domattina al porto» ha detto Phillip.

«Posso contarci? Inizio a essere stufo di queste partenze mancate» ho detto.

«Stavolta non ci piove. Ora, visto che partiamo, perché non compi un atto di generosità e ci offri la cena?».

«Fossi sicuro al cento per cento della vostra partenza vi porterei al Colony, ma visto che non posso esserne sicuro, faremo un compromesso e mangeremo qui». Sono salito per le scale con Helen e gli altri ci hanno seguito.

Helen si è seduta in poltrona, battendo Phillip sul tempo. Sono andato verso lo scrittoio e ho preso un foglietto di carta. «Faccio la lista» ho detto.

«Vi va della carne?» ha detto Al. «Avevano delle belle bistecche dal macellaio di Bleecker Street».

«D’accordo» ho detto. «E prendi un litro di Dubonnet e del selz». Ho scritto i vari articoli. «Un po’ di gorgonzola, pane italiano, burro, mele, e non dimenticarti del ghiaccio per il Dubonnet». Ho dato la lista ad Al.

«E un po’ di rum?» ha detto Phillip.

«No» ho detto. «Il Dubonnet d’estate è meglio. E poi non voglio svenarmi».

«Non fare il borghese, Dennison. Del resto domani salpiamo. Magari non ci vedrai mai più» ha detto Phillip.

«Io sono borghese come l’ultimo Rimbaud» ho detto. «E se non tornate, vi ricorderò esattamente come siete ora».

Ho dato dieci dollari ad Al. Phillip si è messo a rovistare nel cassetto del comò dicendo che voleva mettersi dei pantaloncini.

«Sì,» ha detto Al, balzando in piedi e facendo scricchiolare le articolazioni «che idea meravigliosa!».

Ho tenuto d’occhio Phillip finché non ha pescato dal cassetto due paia di pantaloncini che usavo ogni tanto per allenarmi in palestra. Ne ha passato un paio ad Al e si sono cambiati proprio lì in mezzo alla stanza.

«Fate pure come se non ci fossi» ha detto Helen.

«Avete intenzione di uscire in strada conciati così?» ho detto.

«Certamente» ha detto Al.

Mi sono girato verso Ryko. «Prendi i dieci dollari e falla tu la spesa. Questi due imbecilli si faranno sbattere dentro per esibizionismo».

Ryko ha preso i dieci dollari e la lista della spesa e se ne sono andati tutti. «Non dimenticate il ghiaccio» ho detto mentre uscivano dalla porta.

Mi sono dedicato anima e corpo a Helen, ma lei continuava a dire che gli altri sarebbero tornati da un momento all’altro e io ho detto che per me non cambiava niente. E lei, civettando, ha detto: «Tanto...» e mi ha dato subito il voltastomaco.

Dopo qualche minuto è tornato Phillip con un sacchetto con dentro il vino.

«Dov’è il ghiaccio? Dov’è il selz? Quella roba senza ghiaccio e selz è imbevibile» ho detto.

Phillip ha detto: «Ho mandato Al a prendere il ghiaccio. Sai, lo vendono solo a blocchi grossi, sono pesanti. Le altre cose le sta prendendo Ryko». Stava rovistando nel cassetto dello scrittoio.

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