Keyes Daniel - 1980 - La quinta Sally by Keyes Daniel

autore:Keyes Daniel
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: General, ebook, Fiction
ISBN: 9788842931126
editore: Editrice Nord
pubblicato: 2018-02-20T23:00:00+00:00

Jinx andò nel seminterrato e prese a calci scatoloni, foto e giocattoli, poi corse nel cortile sul retro. Era furibonda con tutte noi, specialmente con me. Sapeva che non mi piaceva quando indossava abiti maschili, così decise di farlo per ripicca. Mentre scavalcava la recinzione per entrare in cortile, pensò che non s’introduceva nel negozio di sartoria di Mr Greenberg da un sacco di tempo. Provò a forzare l’entrata sul retro e vide che la serratura era stata sostituita. Poco male: ci avrebbe impiegato qualche secondo in più, ma avrebbe forzato la porta con un piede di porco. Tornò nel seminterrato e rovistò alla ricerca di una sbarra di metallo, poi la inserì tra la porta e lo stipite e fece pressione finché la serratura non saltò. La porta si aprì e lei entrò nel retrobottega.

Frugò tra i completi da uomo – stirati di fresco, ancora profumati di detersivo – scartandoli a uno a uno, perché erano troppo grandi. Poi scostò la tenda che separava il retrobottega dal negozio e indietreggiò, sconvolta.

Un maledetto poliziotto! Proprio davanti alla porta, le dava la schiena. Doveva averla sentita forzare la porta sul retro. Si nascose dietro il bancone e guardò il riflesso nello specchio laterale. Teneva lo sfollagente alzato come se fosse pronto a usarlo. Immobile. I piedi ben saldi a terra. «Porca puttana! Un maledetto manichino!» mormorò. Poi, per qualche strano motivo, le balenò in testa un nome: Murphy.

Trascinò il manichino sul retro, gli tolse il giubbotto e lo indossò. Le stava un po’ stretto sul torace. Dentro un cassetto trovò una striscia di raso con cui si fasciò il seno. Poi riprovò il giubbotto. Le stava a pennello. Tirò giù i pantaloni del manichino. «Non hai un bel niente in mezzo alle gambe, cos’hai da sorridere?» Indossò pantaloni e cappello, infilò al polso il cinturino dello sfollagente e si guardò allo specchio. Fantastica. Avrebbero pensato che fosse stato un poliziotto a uccidere Larry. E questo li avrebbe portati su una pista falsa.

Uscì dalla porta sul retro e scavalcò la recinzione. Scavò nel terreno vicino al palo del telefono finché non trovò la busta di plastica in cui aveva nascosto la pistola. La ripulì dalla terra e tirò fuori il revolver a canna corta che aveva preso a quel bastardo butterato dei grandi magazzini.

Prima avrebbe ucciso Larry, e poi quel maledetto strizzacervelli che stava progettando di sbarazzarsi di lei. L’avrebbe archiviato alla voce autodifesa.

Infilò la pistola nella cintura e uscì in strada facendo roteare lo sfollagente. Erano soltanto le nove e mezzo, ma la 10th Avenue era deserta. Eppure si sentiva sicura: nessuno avrebbe osato rapinare o molestare un poliziotto. Aveva un manganello e una pistola con cui difendersi.

Si diresse a nord cercando auto aperte, senza successo. Poi, su Riverside Drive, vide un uomo pelato di mezz’età con un paio di occhiali dalla montatura di corno che saliva su una Mercedes nuova. Gli passò accanto e tamburellò sul finestrino del passeggero con lo sfollagente.

Lui abbassò il finestrino. «Sì, agente?»

Lei gli mostrò la pistola.

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