La Cacciatrice Di Anime by Darynda Jones

autore:Darynda Jones [Jones, Darynda]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788865080733
Google: 3xaRZwEACAAJ
editore: Leggereditore
pubblicato: 2011-09-15T09:13:08+00:00

Guardai l’orologio. «Trentasette ore.»

Tornando a casa, chiamai Cookie e le dissi di trovarmi un certo signor Amador Sanchez.

Sembrava essere l’unica persona che potesse sapere qualcosa di concreto su Reyes. Era tardi, ma c’erano poche cose che a Cookie piacevano più che dare la caccia a un americano a sangue caldo per me. Datele un nome e diventa come un pitbul con un osso.

Subito dopo che ebbi riattaccato, il mio cel ulare squil ò. Era Chrystal. Lei e Louise si erano ricordate che sua cugina, al tempo in terza media, era solita uscire con una ragazza che occasionalmente pranzava con la sorel a di Reyes. Era poco, ma più di quanto avessi cinque minuti prima. Avevano provato a chiamare la cugina ma non erano riuscite a trovarla, quindi le avevano lasciato un messaggio con il mio nome e il mio numero di telefono.

Dopo aver annotato le informazioni su di lei e averle ringraziate diverse migliaia di volte, corsi dentro un supermercato per prendere le cose vitali: caffè, nachos e avocado per il guacamole. Il guacamole non è mai troppo.

Come misi piede fuori dalla jeep, senti il mio nome e mi girai per vedere Julio Ontiveros dietro di me. Era più grosso di quanto ricordassi dalla stazione di polizia.

Chiusi la portiera e girai intorno all’auto per prendere i sacchetti. «Stai meglio senza manette» dissi da sopra la spalla.

Lui mi seguì. «Anche tu stai meglio senza le mie manette.»

Oh-oh. Era il momento di respingere le avance. Mi fermai per affrontarlo. Tanto valeva farla finita.

«La medaglia di tuo fratel o del a Tempesta nel Deserto si trova nel portagioie di tua zia.»

La frustrazione lo invase. «Stronzate. Ci ho guardato.» Fece un passo avanti, la rabbia e il timore d’essere stato ingannato bril avano nei suoi occhi.

«Ha detto che avresti risposto così» replicai mentre aprivo il bagagliaio per prendere i sacchetti. «Non è in quel portagioie. È in quel o nascosto nel suo scantinato. Dietro al vecchio congelatore che non funziona.»

Lui si fermò e ci pensò un attimo. «Non sapevo che avesse un altro portagioie.»

«Non lo sapeva nessuno. Lo teneva nascosto.» Sollevai due buste con una mano e feci per prendere la terza. «E ci sono anche i diamanti.»

Quel ’informazione lo scioccò ancora di più. «Possedeva davvero dei diamanti?»

domandò.

«Sì, pochi, ma li ha conservati per te.» Mi bloccai e lo guardai dall’alto in basso. «A quanto pare crede che ci sia ancora speranza per te.»

Emise un sospiro meravigliato, come se quel a nuova consapevolezza l’avesse colpito con un pugno allo stomaco, e si appoggiò a Misery. «Come fai… com’è possibile che tu sia riuscita…»

«È una lunga storia» dissi chiudendo a chiave Misery e dirigendomi verso l’ingresso principale del mio residence.

«Aspetta» disse, arrancando dietro di me. «Hai detto che sapevi dove trovare le tre cose che più desidero nel a vita. Queste sono solo due.»

Aveva ancora dei dubbi. Mentre cercava di capire come sapessi quel e cose – se sapessi quel e cose – la sua mente era come uno di quei criceti che girano e girano sul e ruote.

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