La commedia borghese (Italian Edition) by Irène Némirovsky & Monica Capuani

La commedia borghese (Italian Edition) by Irène Némirovsky & Monica Capuani

autore:Irène Némirovsky & Monica Capuani [Némirovsky, Irène & Capuani, Monica]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: narrativa
ISBN: 9788861924437
Amazon: B01MS3YBBJ
editore: Elliot
pubblicato: 2013-10-30T00:00:00+00:00


Ida

Compare tutte le sere nei music-hall di Parigi in cima a una scala di trenta gradini d’oro, come altre cinque o sei donne. Scende con un casco di rose in testa tra ragazze nude, e ciascuna ha in mano un ombrello d’oro. Il suo volto è circondato da gocce di vetro, pietre preziose, intarsi di specchio. È coperta da un mantello tessuto d’oro, di perle e di piume. È una donna non più giovane da molto tempo; ha ancora delle belle gambe, ma sul seno ha un corsetto di gioielli, perché non bisogna farsi mancare niente...

«Perché Ida Sconin, e non un’altra?» dicono le donne. «Perché questa fama, questa gloria? È vecchia. Non sa cantare. È straniera».

“Perché quelle perle, quei gioielli, quelle pellicce preziose?” pensano. “Perché non una ragazza di vent’anni? Perché non io?”.

Si sporgono, seguono con lo sguardo le gambe lunghe, il piede con le unghie laccate che sfiora il gradino d’oro. Il ventre è liscio e intatto. In un palchetto, una donna di trent’anni la guarda con avidità e pensa al proprio corpo, ai fianchi che dall’ultima maternità non hanno mai più ritrovato il loro disegno, il loro fulgore, la loro curva. Tra le sue labbra serrate si insinua un piccolo sibilo: «Questa donna... Insomma, possibile che non si trovi una bella ragazza di vent’anni che sappia scendere da una scala?».

Parigi la contempla con una specie di sorda ostilità, la ammira ma non le ha mai concesso il suo cuore, come ad altre. Non è amata. Non è di qui. Gli stranieri hanno costruito la sua gloria all’indomani della guerra, ai tempi delle vacche grasse, degli anni dell’abbondanza, in cui la terra traboccava di pane, lavoro e oro, un momento in cui era facile arricchirsi in tutti i paesi del mondo (si prendeva a caso un titolo in Borsa e quello saliva come la febbre). Lei era la gioia e il godimento degli americani, dei macellai, dei minatori arricchiti e dei bei gigolò, così felici, così presto soddisfatti, con i fianchi larghi, le spalle strette, color sigaro, color pane nero, color tabacco biondo. La preferivano alle attrici francesi, troppo raffinate e troppo magre, che li sopportavano con il sorriso distante, cortese e contratto di un’ospite stanca.

Ida Sconin... Nessuno al mondo porta come lei il casco di piume, l’oro e le perle. Gli stranieri se ne sono andati, ma Ida Sconin è rimasta e regna sovrana.

Lei fa colpo, ossessiona Parigi e la provincia. In tranquille sottoprefetture, davanti al municipio addormentato, si sente la sua voce registrata sui dischi che canta Mon bel amour. Sui muri di Parigi, la sua immagine compare a ogni curva della strada: in piedi, seminuda, su una scala d’oro, la testa alta sotto lo sbuffo delle piume di struzzo. Il suo nome scintilla, spento e riacceso spasmodicamente nella dolce caligine luminosa delle serate parigine.

«Sempre la stessa cosa» dicono le donne. «Neanche si rinnova...».

A che pro? Cantare Mon bel amour, portare in capo un casco di aigrette rosa, sorridere, girare lentamente la testa, mostrare le gambe e



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