La confessione by Jodi Ellen Malpas

La confessione by Jodi Ellen Malpas

autore:Jodi Ellen Malpas [Malpas, Jodi Ellen]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
Tags: This Man Trilogy - vol. 1
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2015-04-16T16:00:00+00:00


Qualche ora dopo, ho il sedere a pezzi e lo schizzo approssimativo di una camera fantastica. Faccio saltellare la matita da un lato all’altro del foglio, sfumando e scurendo qua e là. Ok, adesso è sensuale. Ha detto che era fondamentale un letto grande, e l’enorme letto a baldacchino posizionato al centro della stanza sprizza lusso e sensualità da tutti i pori. Studio il disegno, arrossendo per il mio stesso lavoro. Gesù, è quasi erotico. Da dove è saltato fuori? Forse è colpa di tutto il sesso incredibile che ho fatto di recente. Il letto che domina la camera è la replica di uno che ho notato a una fiera dell’antiquariato qualche mese fa. Con robuste colonne di legno massiccio e un baldacchino in stile a graticcio, farà un figurone con una copertura di seta dorata. Non so cosa appendere alle pareti, perché Jesse non è andato oltre grosse staffe di legno – immagino qualcosa di simile a quel che ho visto nell’altra stanza, quella dove mi ha presa in trappola.

Perdo il filo dei miei pensieri quando la porta si apre e appare la faccia imbronciata di Sarah. Gemo al solo pensiero. Questa donna è ovunque sia Jesse.

«Ava, che piacevole sorpresa».

“Bugiarda!”.

Chiude piano la porta dietro di sé e avanza in mezzo alla stanza. Pensieri ostili mi portano a desiderare che capitomboli giù da quei tacchi assurdi. Non mi piace affatto. Sobilla la stronza che è in me più di chiunque altro abbia mai incontrato.

«Sarah, bello vederti». Mi afferro una ciocca di capelli e mi metto a giocherellarci, passando in rassegna le possibili ragioni per cui è venuta a farmi visita. Abbassa lo sguardo su di me, seduta sul pavimento. Noto che oggi le labbrucce rosse sembrano ancora più gonfie del solito. Qualcuno se le è lavorate, è sicuro. Da seduta, con lei in piedi davanti, mi fa sentire inferiore. Mi alzerei, non fosse che non mi sento più il fondoschiena e sono sicura che ricadrei sul pavimento.

«Al lavoro di domenica», mormora, assorta, guardandosi attorno. «Offri a tutti i clienti il trattamento speciale che riservi a Jesse?».

Oh, che troia! All’improvviso le sue ragioni sono chiarissime. «No», sorrido, «solo a lui». Pensieri poco gentili giustificati. Non le piaccio nemmeno un po’, non solo vagamente. Forse mi odia persino. Perché?

«È un po’ troppo grande per te, no?». Incrocia le braccia sotto il seno prominente, che, concludo, ha a sua volta subìto qualche ritocco.

Non voglio farle sapere che ignoro l’età di Jesse. Lei la conosce di sicuro. E il fatto che lei sappia e io no mi disturba a morte.

«Non penso», ribatto con voce mielata. Come vorrei alzarmi, così quella cosina irritante non potrà più guardarmi dall’alto in basso. Non sono mica affari suoi, no?

Il volto imbronciato dimostra un considerevole dispetto a vedermi qui e questo, stranamente, mi fa provare a mia volta dispetto per esserci. Dovevo restare a casa. Questa non mi ci voleva.

«Allora, cos’ha di speciale il mio Jesse che ti fa rinunciare al tempo libero per lavorare?»

“Il mio Jesse?”.

«Non credo che siano affari tuoi, sai».



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