La destra italiana by Paolo Macry

La destra italiana by Paolo Macry

autore:Paolo Macry [Macry, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: i Robinson / Letture
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2023-10-15T00:00:00+00:00


4.

Giorgio Almirante, anni neri

Con la sconfitta della linea aperturista e l’esclusione del Msi dall’“arco costituzionale”, iniziava per i neofascisti una sorta di ibernazione destinata a durare oltre trent’anni. A differenza dei liberali, che avevano ingaggiato una dura opposizione al centrosinistra e ne ricavarono qualche successo elettorale, il Msi non riuscì ad attrarre quei settori di opinione e quei gruppi di interesse che guardavano con ostilità all’ingresso dei socialisti nella maggioranza. Nelle elezioni del 1963 il partito ebbe un mediocre 5,1 per cento. Nel 1968 scese al 4,4 per cento, il suo punto più basso in tutto il dopoguerra. Il progetto di una “grande destra” anticomunista capace di modificare la strategia della Dc fallì. Fu determinante, ancora una volta, il rifiuto dei liberali. Poi, nel 1969, con la morte di Michelini, Giorgio Almirante tornò alla guida del partito. La sua segreteria, che sarebbe durata un ventennio, si dimostrò più dinamica della precedente, ma piena di contraddizioni insostenibili.

Già all’indomani dei fatti di Genova, la marginalizzazione parlamentare del Msi aveva provocato, com’era prevedibile, il ritorno delle componenti neofasciste radicali. Gli anni Sessanta si erano aperti con le azioni di quei gruppi antagonistici giovanili che erano sempre stati collaterali al partito, sebbene ostili alla sua strategia dialogante, e che, in quelle circostanze, decisero di dare una risposta violenta alla piazza antifascista. Sedi dei partiti di sinistra erano state devastate a Milano e Roma, ordigni esplosivi vennero lanciati contro l’ambasciata sovietica, finirono in fiamme l’abitazione del deputato comunista Arrigo Boldrini e l’auto dello scrittore Carlo Levi. Crebbe l’attività dei dissidenti di Avanguardia nazionale e di Ordine nuovo, degli studenti della Giovane Italia, degli universitari del Fuan. Sul finire degli anni Sessanta, Junio Valerio Borghese fondò il Fronte nazionale, una formazione che a sua volta strinse rapporti con Pino Rauti, il leader di Ordine nuovo, e con Stefano Delle Chiaie, il leader di Avanguardia nazionale. Si era attivata una destra estrema che mostrava tensioni eversive e antidemocratiche. Talvolta le sue radici andavano ricercate nei corpi speciali di Salò e nelle organizzazioni clandestine che sul finire della guerra avevano operato dietro le linee alleate. Avevano spesso come punto di riferimento Julius Evola. Ma lo spiritualismo evoliano, l’“idealismo magico”, il razzismo elitario finivano per costituire un universo che si autoescludeva dalla cultura dominante e dal senso comune del paese. La classe dirigente missina aveva cercato di tenere a distanza quei giovani militanti e i maîtres à penser che li ispiravano, ma con difficoltà, date le parentele storiche che aveva con quel mondo e in mancanza di un’organizzazione politica capace di tenerli sotto controllo. Del resto, negli anni Cinquanta, tra tesserati al partito e aderenti alle associazioni collaterali, i neofascisti contavano qualcosa come ottocentomila presenze. Il Msi, insomma, aveva un problema alla sua destra.

Almirante assunse l’eredità di Michelini in un momento difficile, tanto più per un partito ancora in bilico tra la nostalgia della dittatura e l’accettazione della democrazia. Saliva l’onda della “contestazione”. Si moltiplicavano gli episodi di violenza politica. Nel 1966, durante i tafferugli scoppiati all’università di Roma, era stato colpito da neofascisti ed era morto lo studente Paolo Rossi, socialista, cattolico.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.